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Wall Street in calo: pesano il rallentamento manifatturiero e l'incertezza sui dazi


Lunedì, i principali indici di Wall Street hanno chiuso in ribasso dopo che i dati hanno rivelato un calo dei nuovi ordini nelle fabbriche statunitensi a febbraio. Nel frattempo, gli investitori restano in attesa di dettagli sui dazi destinati ai principali partner commerciali, la cui entrata in vigore è prevista entro la fine della giornata.


Un sondaggio ISM ha indicato che il settore manifatturiero è rimasto stabile lo scorso mese, ma l’indicatore che misura i nuovi ordini futuri è sceso a 48,6, rispetto al 55,1 registrato a gennaio.


Nonostante l’attività commerciale sia ancora in espansione, seppur con margine ridotto, l’incertezza sui dazi a breve termine potrebbe continuare a pesare sui dati economici. Fino a quando non ci sarà maggiore chiarezza sulle politiche commerciali del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, è probabile che l’economia mostri segnali di raffreddamento, ha dichiarato Thomas Hayes, presidente di Great Hill Capital LLC.


Trump dovrebbe annunciare martedì mattina i livelli delle tariffe da applicare a Canada e Messico, nel contesto degli ultimi negoziati sulla sicurezza dei confini e degli sforzi per contrastare il traffico di oppioidi come il fentanil.


Alle 11:58 ET, il Dow Jones Industrial Average è sceso di 98,69 punti, o dello 0,23%, a 43.742,22, l' S&P 500 ha perso 10,48 punti, o dello 0,18%, a 5.944,02 e il Nasdaq Composite ha perso 64,37 punti, o dello 0,36%, a 18.780,35.


Il settore tecnologico ha guidato il ribasso tra gli 11 comparti dell'S&P 500, con una flessione dello 0,9%, appesantito dal calore del 4,5% di Nvidia (NASDAQ: NVDA).


I settori difensivi, come sanità e beni di consumo di base, hanno registrato guadagni di circa lo 0,6% ciascuno, mentre i comparti ciclici, tra cui materiali ed energia, hanno subito perdite dopo la pubblicazione dei dati economici.


Le recenti segnalazioni di un rallentamento della domanda dei consumatori hanno alimentato i timori di una decelerazione economica, mentre i mercati si preparano a un'espansione più alta con l'entrata in vigore delle politiche tariffarie dell'amministrazione Trump.


Nel mese di febbraio, Wall Street ha chiuso il suo primo calo mensile del 2025, con il Nasdaq che ha sfiorato una correzione del 10% rispetto ai massimi storici, complice il timore di un'espansione in crescita a causa dei dazi e di altri fattori.


Trump ha inoltre minacciato di imporre da martedì un dazio aggiuntivo del 10% sulle importazioni cinesi, mossa che potrebbe innescare ritorsioni da parte di Pechino.


Le azioni delle società cinesi quotate a Wall Street hanno subito pressioni, con Nio (NYSE: NIO) in calo del 4,5% e JD.com in flessione del 2,4%.


La Federal Reserve ha mantenuto un approccio cauto riguardo ai tagli dei tassi d'interesse, alla luce delle prospettive di aumento elevato, ma i dati di questa settimana su occupazione e attività economica potrebbero influenzare le future decisioni della banca centrale.


Secondo i dati raccolti da LSEG, gli operatori hanno incrementato le loro scommesse su un allentamento della politica monetaria della Fed nel 2025, prevedendo almeno due tagli dei tassi di interesse di 25 punti base entro dicembre.


Tesla (NASDAQ: TSLA) ha guadagnato il 3,1% dopo che Morgan Stanley ha nuovamente indicato il titolo come la sua "prima scelta" tra le case automobilistiche statunitensi.


Le azioni legate alle criptovalute hanno registrato un rialzo, con MicroStrategy in aumento del 3,7% e Coinbase (NASDAQ: COIN) in progresso dell'1,9%, spinte dall'annuncio di Trump riguardo una proposta di riserva di asset digitali.


Intel (NASDAQ: INTC) è salita del 3,6% sulla scia della notizia che Nvidia e Broadcom (NASDAQ: AVGO) stanno conducendo test di produzione con l'azienda.


Sul NYSE, i titoli in ribasso hanno superato quelli in calo con un rapporto di 1,33 a 1, mentre sul Nasdaq le azioni in ribasso hanno prevalso con un rapporto di 1,23 a 1.


L'S&P 500 ha registrato 55 nuovi massimi e 6 nuovi minimi nelle ultime 52 settimane, mentre il Nasdaq Composite ha segnato 49 nuovi massimi e 205 nuovi minimi.




Fonte: investing.com

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