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Wall Street chiude la settimana in rialzo nonostante le tensioni sui dazi


I principali indici di Wall Street hanno mostrato un andamento incerto, mentre le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina si sono intensificate. Pechino ha infatti alzato i dazi sulle importazioni statunitensi fino al 125%, aggravando una guerra commerciale che già pesava sui mercati globali. Nel frattempo, l’inizio della stagione degli utili è stato segnato dai risultati delle grandi banche americane.


Venerdì, i mercati hanno subito un breve calo dopo la pubblicazione di dati macroeconomici che indicavano un netto peggioramento del sentiment dei consumatori statunitensi ad aprile. Inoltre, le aspettative di inflazione a un anno hanno raggiunto il livello più alto dal 1981, riflettendo il clima di incertezza legato all’inasprimento delle tensioni commerciali.


La mossa di Pechino è arrivata in risposta all’annuncio del presidente americano Donald Trump, che giovedì ha intensificato la pressione sulla Cina portando i dazi a un tasso effettivo del 145%, nonostante avesse concesso una sospensione di 90 giorni per la maggior parte dei partner commerciali.


Negli ultimi giorni, l’andamento dei mercati è stato altamente volatile, influenzato dagli sviluppi relativi ai dazi. Dopo quattro sedute consecutive in calo, mercoledì Wall Street ha registrato un rimbalzo, con l’S&P 500 che ha messo a segno il più ampio guadagno giornaliero in termini percentuali dal 2008. Tuttavia, giovedì i listini sono nuovamente scivolati, portandosi circa il 7% sotto i livelli della settimana precedente, quando l’annuncio delle misure "reciproche" di Trump aveva dato il via alla correzione.


Alberto Musalem, presidente della Federal Reserve di St. Louis, ha commentato che la possibilità di un indebolimento del mercato del lavoro non è più soltanto un rischio esterno, ma si avvicina sempre più alla sua previsione di base, soprattutto alla luce delle pressioni inflazionistiche alimentate dai dazi.


Nel frattempo, JPMorgan Chase (NYSE: JPM) ha registrato un rialzo del 2,5% dopo aver battuto le aspettative sugli utili del primo trimestre, mentre Morgan Stanley ha ceduto circa l'1% in seguito alla pubblicazione dei suoi risultati. Più marcata la flessione per Wells Fargo, che ha perso il 3,7% dopo aver rivisto al ribasso le previsioni sul reddito netto da interessi per l’intero anno.


Sebbene i principali istituti abbiano superato le stime trimestrali, i vertici bancari hanno lanciato l’allarme: i dazi diffusi potrebbero intensificare i rischi economici e frenare la crescita.


Alle 11:42 ET, il Dow Jones Industrial Average è sceso di 32,12 punti, ovvero dello 0,08%, a 39.561,54, l'S&P 500 ha perso 0,24 punti a 5.267,81 e il Nasdaq Composite ha guadagnato 37,75 punti, ovvero dello 0,23%, a 16.425,06.


Nel comparto tecnologico, i titoli a grande capitalizzazione hanno mostrato un andamento misto: Meta Platforms (NASDAQ: META) ha perso l’1,6%, mentre Apple (NASDAQ: AAPL) ha chiuso in rialzo del 2,2%.


Infine, l’indice di volatilità CBOE — noto come il “termometro della paura” di Wall Street — si è attestato a 43,59 punti, rimanendo vicino ai massimi da agosto.


Nonostante la volatilità, tutti e tre i principali indici di Wall Street si avviano verso robusti guadagni settimanali. In particolare, il Nasdaq e l’S&P 500 sono sulla buona strada per registrare la loro migliore performance settimanale dal novembre 2024.


In un contesto di incertezza, molti investitori si sono rivolti ai beni rifugio, favorendo l’oro. Il rally del metallo prezioso ha sostenuto le società minerarie, con Newmont e Barrick Gold (NYSE: GOLD) in rialzo rispettivamente dell’8,3% e del 6,2%.


Sul fronte macroeconomico, i prezzi alla produzione negli Stati Uniti sono calati inaspettatamente a marzo, facendo seguito a un analogo calo sorprendente rilevato nei prezzi al consumo il mese precedente.


Nel complesso, i titoli in calo hanno superato quelli in rialzo, con un rapporto di 2 a 1 sul NYSE e di 1,61 a 1 sul Nasdaq.


Infine, l’S&P 500 non ha registrato nuovi massimi su 52 settimane, ma ha segnato cinque nuovi minimi. Il Nasdaq Composite, invece, ha registrato 10 nuovi massimi e 117 nuovi minimi.




Fonte: investing.com

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