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Wall Street ancora in affanno: pesano i dazi e delude CarMax, attesa per le trimestrali delle big bancarie


Giovedì, Wall Street ha subito un brusco calo, con i principali indici in forte ribasso, a causa delle preoccupazioni per gli effetti dei dazi statunitensi sull’economia globale. Il sell-off ha fatto seguito ai guadagni della seduta precedente, innescati dalla decisione del presidente Donald Trump di sospendere temporaneamente alcuni dazi.


La sospensione di 90 giorni aveva infatti spinto mercoledì l’S&P 500 al suo maggior rialzo giornaliero in termini percentuali dal 2008, mentre il Nasdaq aveva registrato la sua migliore performance dal 2001.


Tuttavia, giovedì la tensione è tornata a salire: secondo un rapporto della CNBC, Trump ha aumentato la pressione su Pechino alzando i dazi complessivi sulle importazioni dalla Cina al 145%. In risposta, la Cina aveva già imposto tariffe dell’84% sulle merci statunitensi.


Nel frattempo, i dati macroeconomici hanno mostrato un calo inatteso dello 0,1% dell’indice dei prezzi al consumo (CPI) nel mese di marzo, seguito da un incremento annuo del 2,4%. Le previsioni degli economisti interpellati da Reuters indicavano invece un lieve aumento mensile dello 0,1% e un rialzo del 2,6% su base annua.


La governatrice della Federal Reserve, Michelle Bowman, ha dichiarato che resta incerto l’impatto effettivo dei dazi sull’economia.


Secondo le stime di LSEG, i mercati ora scontano tagli ai tassi d’interesse per un totale di quasi 90 punti base nel 2025.


Alle 12:19 ET, il Dow Jones Industrial Average è sceso di 1.872,86 punti, ovvero del 4,61%, a 38.735,59, l'S&P 500 ha perso 298,72 punti, ovvero del 5,45%, a 5.158,18 e il Nasdaq Composite ha perso 1.091,78 punti, ovvero del 6,38%, a 16.033,20.


L’attenzione degli investitori oggi sarà rivolta in particolare all’asta dei titoli del Tesoro a 30 anni, prevista per le 13:00 (ET).


La giornata di contrattazioni ha visto la maggior parte dei settori dell’S&P 500 chiudere in rosso. I comparti tecnologico ed energetico hanno guidato le perdite, entrambi in calo di oltre il 7%.


Le Big Tech sono state nuovamente sotto pressione, con Apple (NASDAQ: AAPL) in calo del 7%, Microsoft (NASDAQ: MSFT) del 4,7% e Nvidia (NASDAQ: NVDA) dell'8,5%. 


Nonostante il recupero di mercoledì, l’S&P 500 e il Dow Jones restano in calo di oltre l’8% rispetto ai livelli precedenti l’annuncio dei dazi incrociati della scorsa settimana.


CarMax (NYSE: KMX) ha subito un forte ribasso, cedendo il 20,2%, dopo aver mancato le attese sugli utili del quarto trimestre, deludendo le aspettative del mercato.


Intanto, la stagione delle trimestrali negli Stati Uniti potrebbe offrire ulteriori indicazioni sullo stato di salute del tessuto aziendale americano. Tra i protagonisti più attesi c’è JPMorgan Chase (NYSE: JPM), che diffonderà i risultati del primo trimestre venerdì.


A livello di mercato, i titoli in ribasso hanno nettamente superato quelli in rialzo, con un rapporto di 7,15 a 1 sulla Borsa di New York e di 4,85 a 1 sul Nasdaq.


L’indice S&P 500 non ha segnato nuovi massimi a 52 settimane e ha registrato tre nuovi minimi, mentre il Nasdaq ha visto nove nuovi massimi e ben 84 nuovi minimi.




Fonte: investing.com

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