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Ucraina: attacchi con droni su Mosca e piano UE per terminare le forniture di gas russo

Il 6 maggio 2025, la Russia ha subito il secondo attacco consecutivo con droni da parte dell'Ucraina, che ha colpito la capitale Mosca e la regione di Kursk. Le autorità russe hanno riferito che 19 droni sono stati intercettati, ma i detriti hanno causato danni a infrastrutture e a un edificio residenziale. In risposta, tre principali aeroporti di Mosca sono stati temporaneamente chiusi, causando disagi significativi nei trasporti aerei. 


Contemporaneamente, l'Unione Europea ha annunciato un piano per porre fine alla dipendenza dal gas russo entro la fine del 2027. La Commissione Europea prevede di vietare nuovi contratti di importazione di gas russo entro la fine del 2025 e di terminare quelli esistenti entro il 2027. Questa mossa mira a rafforzare la sicurezza energetica del blocco e a ridurre l'influenza economica della Russia sull'Europa.


Il piano dell'UE include anche misure per aumentare la supervisione dei contratti energetici e per incoraggiare l'approvvigionamento da fonti alternative, come gli Stati Uniti, la Norvegia, il Qatar e i paesi del Nord Africa. Nonostante la significativa riduzione delle importazioni di gas via pipeline dalla Russia, le importazioni di gas naturale liquefatto (GNL) russo sono aumentate, con spedizioni record registrate lo scorso anno. 


Alcuni paesi membri dell'UE, come l'Ungheria e la Slovacchia, hanno espresso preoccupazioni riguardo all'impatto economico di queste misure, temendo un aumento dei prezzi dell'energia. Tuttavia, altri stati, tra cui i Paesi Bassi e il Belgio, sostengono restrizioni più severe come mezzo per costringere le aziende a interrompere i contratti con la Russia.


La Commissione Europea è fiduciosa che queste misure non comprometteranno la competitività dell'UE né graveranno sui cittadini, grazie all'aiuto di forniture alternative e all'aumento delle importazioni di GNL dagli Stati Uniti. Inoltre, il piano prevede la fine della dipendenza dal combustibile nucleare e dai componenti russi, con la maggior parte dei paesi dipendenti che stanno già effettuando la transizione verso fornitori statunitensi. 


Questi sviluppi evidenziano l'intensificarsi delle tensioni tra l'Ucraina e la Russia, nonché gli sforzi dell'UE per rafforzare la propria sicurezza energetica e ridurre la dipendenza dalle risorse russe. La situazione rimane fluida, con potenziali implicazioni significative per la geopolitica e l'economia dell'Europa.

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