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Il Parlamento Europeo approva la procedura d'urgenza per modificare le regole sulle emissioni di CO₂: flessibilità per l'industria automobilistica

Il Parlamento Europeo ha approvato l'attivazione della procedura d'urgenza per modificare il regolamento sulle emissioni di CO₂ per auto e furgoni, concedendo maggiore flessibilità alle case automobilistiche nel raggiungimento dei target di riduzione delle emissioni. La proposta, avanzata dalla Commissione Europea, prevede che la conformità ai limiti di emissione venga calcolata su una media triennale (2025-2027) anziché annuale, evitando così l'imposizione immediata di sanzioni.


Contesto e motivazioni

La decisione di ricorrere alla procedura d'urgenza è stata sostenuta dai principali gruppi politici dell'Eurocamera, tra cui Popolari, Socialisti&Democratici e Liberali, con l'obiettivo di fornire un sollievo immediato all'industria automobilistica europea, che si trova ad affrontare sfide significative nella transizione verso veicoli a basse emissioni. La proposta mira a evitare che le case automobilistiche debbano affrontare multe salate per il mancato raggiungimento dei target di emissione, stimati in circa 15 miliardi di euro.


Dettagli della proposta

Oltre al calcolo su base triennale, la Commissione ha proposto la possibilità per le case automobilistiche di notificare una sola volta, entro la fine del 2027, la registrazione di alleanze in 'pooling' stipulate nei tre anni, evitando l'obbligo di notifica annuale. Questa misura consentirebbe ai produttori di figurare come un unico blocco industriale ai fini del calcolo dei target di emissione. 


Reazioni e prossimi passi

La presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, ha sottolineato che la proposta intende bilanciare la necessità di decarbonizzazione con la competitività dell'industria automobilistica europea. Ha affermato che "decarbonizzazione e competitività possono andare di pari passo", evidenziando l'importanza di fornire maggiore flessibilità a un settore chiave dell'economia europea. 


Il gruppo dei Conservatori e Riformisti (ECR) ha espresso l'intenzione di sostenere la proposta, presentando un emendamento per estendere la flessibilità sulla conformità ai target fino al 2029. La proposta di flessibilità è stata avanzata il 1° aprile e, dopo l'approvazione dell'Eurocamera, dovrà essere esaminata dagli Stati membri. 


Implicazioni per l'industria automobilistica

La modifica delle regole sulle emissioni di CO₂ rappresenta un passo significativo per l'industria automobilistica europea, offrendo un margine di manovra maggiore per adattarsi alle nuove normative ambientali. La flessibilità concessa potrebbe incentivare gli investimenti in tecnologie a basse emissioni e accelerare la transizione verso veicoli più sostenibili, mantenendo al contempo la competitività del settore a livello globale.


Inoltre, la Commissione Europea ha annunciato lo stanziamento di 1,8 miliardi di euro per la creazione di una catena di approvvigionamento sicura e competitiva per le materie prime delle batterie, sostenendo così la crescita dell'industria automobilistica europea e la produzione interna di componenti chiave per i veicoli elettrici. 


Considerazioni finali

La decisione del Parlamento Europeo di approvare la procedura d'urgenza per modificare le regole sulle emissioni di CO₂ evidenzia la volontà delle istituzioni europee di adottare un approccio pragmatico e flessibile nella transizione verso un'economia a basse emissioni. Bilanciare gli obiettivi ambientali con le esigenze dell'industria è fondamentale per garantire una transizione equa e sostenibile, che tenga conto delle sfide economiche e tecnologiche che il settore automobilistico deve affrontare.

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