Il Nasdaq frena, ma i titoli legati a Macao trainano i guadagni settoriali
- piscitellidaniel
- 1 lug
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Martedì l’S&P 500 e il Nasdaq hanno perso terreno dai recenti massimi storici, mentre le azioni Tesla (NASDAQ: TSLA) sono crollate del 5% a causa di una nuova tensione tra l’amministratore delegato Elon Musk e l’ex presidente Donald Trump. Allo stesso tempo, dati economici migliori del previsto hanno rafforzato l’approccio prudente della Federal Reserve in tema di tagli dei tassi d’interesse.
Il calo di Tesla è stato innescato dalle minacce di Trump di tagliare i miliardi di dollari in sussidi federali destinati alle aziende di Musk, in risposta alle rinnovate critiche dell’imprenditore contro i tagli fiscali e il piano di spesa dell’ex presidente.
Nel frattempo, il Senato statunitense, a maggioranza repubblicana, ha approvato con un margine ristretto (51 voti a favore e 50 contrari) una legge che riflette molte delle priorità di Trump, aumentando però il debito nazionale di 3.300 miliardi di dollari. Il testo, ora al vaglio della Camera, prevede di finanziare i tagli fiscali riducendo fondi a Medicaid e ad altri programmi di assistenza per i cittadini a basso reddito.
Il Dow Jones ha invece beneficiato dell’andamento positivo di alcuni titoli del comparto sanitario, come UnitedHealth (NYSE: UNH) e Amgen (NASDAQ: AMGN), portandosi a soli 600 punti dal record storico raggiunto a dicembre.
I dati macroeconomici hanno mostrato un aumento inatteso delle offerte di lavoro a maggio, segnalando un mercato del lavoro ancora solido nonostante l’incertezza economica e commerciale. Di conseguenza, i titoli di Stato USA sono scesi, con il rendimento dei Treasury a due anni salito ai massimi da quasi una settimana.
Infine, il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha confermato l’intenzione della banca centrale di adottare un approccio attendista, preferendo osservare l’evoluzione degli effetti delle tariffe sull’inflazione prima di decidere eventuali tagli ai tassi, respingendo così le pressioni di Trump per un intervento più rapido e deciso.
L'Institute for Supply Management (ISM) ha comunicato che il suo indice PMI manifatturiero è salito a 49,0 a giugno, in rialzo rispetto al minimo degli ultimi sei mesi di 48,5 registrato a maggio e leggermente superiore alle attese degli economisti, che si fermavano a 48,8.
Lunedì, l’S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno chiuso ai massimi storici, concludendo il loro miglior trimestre da oltre un anno. I mercati hanno beneficiato delle aspettative di nuovi accordi commerciali e di possibili tagli dei tassi d’interesse, riuscendo così a superare le recenti incertezze legate alla politica commerciale statunitense e alle tensioni geopolitiche.
Ora l’attenzione degli investitori è rivolta al rapporto sulle buste paga non agricole in uscita giovedì, che potrebbe fornire indicazioni cruciali sull’orientamento della Federal Reserve e influenzare le aspettative di un possibile taglio dei tassi già a luglio.
Secondo i dati di LSEG, i mercati monetari attribuiscono una probabilità del 21,2% a un taglio dei tassi il prossimo mese e scontano complessivamente circa 64 punti base di allentamento entro la fine dell’anno.
Alle 11:43 ET, il Dow Jones Industrial Average è salito di 394,56 punti, ovvero lo 0,89%, a 44.489,33, l'S&P 500 ha perso 18,03 punti, ovvero lo 0,29%, a 6.186,92 e il Nasdaq Composite ha perso 212,08 punti, ovvero l'1,04%, a 20.157,66.
Il settore tecnologico ha guidato i ribassi tra i principali comparti dell’S&P 500, con una flessione dell’1,4%. Al contrario, i titoli dei materiali sono saliti del 2,4%, mentre il settore sanitario ha guadagnato il 2%.
Rialzi significativi si sono registrati anche tra le azioni dei principali operatori di casinò statunitensi, sostenute dai dati positivi sul gioco d’azzardo a Macao, che a giugno ha visto un aumento dei ricavi. Wynn Resorts (NASDAQ: WYNN) e Las Vegas Sands (NYSE: LVS) hanno entrambi guadagnato l’8,4%, mentre MGM Resorts International (NYSE: MGM) è salita del 7,3%.
Alla Borsa di New York, il numero di titoli in rialzo ha superato quello dei ribassi con un rapporto di 1,85 a 1, mentre sul Nasdaq il rapporto è stato di 1,11 a 1.
L’S&P 500 ha registrato 18 nuovi massimi nelle ultime 52 settimane, senza segnare nuovi minimi. Il Nasdaq Composite ha invece registrato 63 nuovi massimi e 53 nuovi minimi nello stesso periodo.
Fonte: investing.com




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