La Corte di Cassazione, con una recente Ordinanza, ha stabilito che nel momento in cui l'Azienda Sanitaria sopprime la pausa pranzo, anche se corrisponde in compensazione buoni pasto, il lavoro in più deve considerarsi straordinario. Si tratta di una pronuncia che, non solo riconosce al lavoratore il diritto alla pausa ma anche alla retribuzione durante la stessa.
La Suprema Corte di Cassazione considera infatti come straordinari i quindici minuti che venivano fatti recuperare al lavoratore in ragione della soppressione della pausa pranzo.
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