Flottiglia cinese con portaerei a 300 km dal Giappone: Pechino rafforza la presenza militare nel Pacifico occidentale
- piscitellidaniel
- 9 giu
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Nel maggio 2025, la Cina ha intensificato la sua presenza militare nel Pacifico occidentale, schierando una potente flottiglia guidata dalla portaerei Liaoning a circa 300 chilometri dalle coste giapponesi. Questo dispiegamento rappresenta una delle operazioni navali più significative effettuate dalla Marina dell'Esercito Popolare di Liberazione (PLA) in prossimità del Giappone, evidenziando l'espansione delle capacità militari cinesi nella regione.
Composizione e manovre della flottiglia
La flottiglia cinese comprende la portaerei Liaoning, accompagnata da cacciatorpediniere di classe Type 055 e Type 052D, una fregata Type 054A e una nave di rifornimento Type 901. Queste unità hanno attraversato lo stretto di Miyako, un passaggio strategico tra le isole giapponesi di Okinawa e Miyako, per poi dirigersi nel Pacifico occidentale. Durante le operazioni, la Liaoning ha condotto esercitazioni di decollo e atterraggio con i caccia J-15 e gli elicotteri Z-18, dimostrando la capacità della Cina di proiettare potenza aerea in acque lontane dalla terraferma.
Reazioni del Giappone e degli Stati Uniti
Il Ministero della Difesa giapponese ha monitorato attentamente le attività della flottiglia cinese, esprimendo preoccupazione per la crescente presenza militare di Pechino nelle vicinanze delle isole giapponesi. In risposta, il Giappone ha intensificato le sue attività di sorveglianza e ha rafforzato la cooperazione militare con gli Stati Uniti, che hanno a loro volta aumentato la presenza navale nella regione, con la portaerei USS Nimitz che ha attraversato il Mar Cinese Meridionale.
Implicazioni strategiche
Il dispiegamento della flottiglia cinese nel Pacifico occidentale segnala un cambiamento nella postura militare della Cina, che mira a estendere la sua influenza marittima oltre la cosiddetta "prima catena di isole", una linea immaginaria che comprende Giappone, Taiwan e Filippine. Questa strategia riflette l'ambizione di Pechino di affermarsi come potenza navale globale e di sfidare la supremazia marittima degli Stati Uniti nella regione indo-pacifica.
Contesto geopolitico
Le manovre cinesi si inseriscono in un contesto di crescenti tensioni geopolitiche nell'Asia orientale. Le dispute territoriali nel Mar Cinese Meridionale, le rivendicazioni su Taiwan e le esercitazioni militari congiunte tra Stati Uniti e Giappone hanno contribuito a un clima di instabilità nella regione. La presenza della flottiglia cinese vicino al Giappone rappresenta un chiaro messaggio di Pechino sulla sua determinazione a difendere i propri interessi strategici e a contrastare l'influenza occidentale nell'area.
Prospettive future
L'espansione delle capacità navali cinesi e le recenti operazioni nel Pacifico occidentale indicano una crescente assertività di Pechino nella regione indo-pacifica. È probabile che la Cina continui a rafforzare la sua presenza militare nelle acque contese, aumentando il rischio di incidenti e confronti con le forze armate di altri paesi, in particolare Giappone e Stati Uniti. La situazione richiede un'attenta gestione diplomatica per evitare un'escalation delle tensioni e garantire la stabilità nella regione.
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