Esclusione delle ambasciate straniere dalla cerimonia del WWII Memorial: polemica diplomatica negli Stati Uniti
- piscitellidaniel
- 7 mag
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La cerimonia dell’80º anniversario e gli inviti iniziali
L’evento per l’80º anniversario della fine della Seconda guerra mondiale presso il National World War II Memorial a Washington D.C. avrebbe dovuto rappresentare un momento solenne e condiviso tra gli Stati Uniti e i paesi alleati che presero parte al conflitto. Gli organizzatori dell’iniziativa, la no-profit Friends of the National World War II Memorial, avevano incluso tra gli invitati rappresentanze diplomatiche di diverse nazioni, comprese Russia e Bielorussia, che per la prima volta dal 2022 tornavano ad essere invitate alla cerimonia.
La presenza di queste due nazioni, nonostante il contesto storico del conflitto nel quale l’Unione Sovietica ebbe un ruolo centrale, ha sollevato un’immediata ondata di proteste da parte di molte ambasciate europee, tra cui Polonia, Paesi baltici e altri stati membri della NATO, in forte dissenso rispetto all’idea di condividere un momento commemorativo con rappresentanti di paesi attualmente coinvolti nel conflitto in Ucraina. Alcuni diplomatici hanno dichiarato che non avrebbero potuto sedere accanto a rappresentanti di regimi accusati di crimini di guerra.
La revoca generalizzata degli inviti e la scelta di un evento nazionale
Di fronte al crescente malcontento espresso in via riservata da diverse ambasciate europee, l’organizzazione ha preso la decisione di revocare tutti gli inviti internazionali. La soluzione è stata quella di trasformare la commemorazione in un evento completamente statunitense, centrato sui veterani americani e sull’eroismo del popolo statunitense durante la guerra. In questo modo, gli organizzatori hanno cercato di neutralizzare le critiche evitando di escludere singole delegazioni, ma optando per una cancellazione complessiva delle presenze estere.
Questa scelta ha determinato il ritiro di molte partecipazioni già confermate, mentre alcune ambasciate europee hanno commentato la gestione come caotica e poco rispettosa della tradizione di condivisione tra alleati. Un diplomatico ha lamentato il fatto che, tra gli invitati originari, comparivano paesi non appartenenti alle forze alleate nella Seconda guerra mondiale come Brasile e Slovacchia, mentre risultavano assenti membri fondatori dell’Unione Europea come la Repubblica Ceca.
Il ruolo della Casa Bianca e il quadro delle relazioni transatlantiche
La Casa Bianca ha precisato di non avere alcuna responsabilità nell’organizzazione dell’evento e di non essere intervenuta per modificare la lista degli invitati. Tuttavia, la dinamica ha creato un clima di tensione nelle relazioni diplomatiche tra Washington e le capitali europee, in un momento già delicato in vista del vertice NATO previsto all’Aia, durante il quale si attendono nuove richieste del presidente Donald Trump agli alleati per un aumento delle spese militari. I paesi baltici e dell’Europa orientale, in particolare, hanno mostrato una sensibilità accentuata sulla questione, ritenendo ogni apertura formale verso Mosca come un segnale politicamente inaccettabile.
Il nuovo formato della commemorazione del 2025
L’evento del 2025, ridimensionato rispetto agli anni precedenti, sarà quindi dedicato esclusivamente ai veterani statunitensi, con la partecipazione di rappresentanti dell’Esercito USA, della banda militare e dei funzionari del National Park Service. L'assenza di delegazioni diplomatiche estere segna una cesura rispetto al carattere internazionale che ha sempre contraddistinto la cerimonia del WWII Memorial, trasformandola in una commemorazione interna, senza il contributo delle nazioni che combatterono a fianco degli Stati Uniti.
A presenziare saranno previste figure simboliche del mondo militare americano, insieme ad alcuni reduci di guerra ancora in vita, mentre saranno sospesi gli interventi congiunti tra ambasciatori, ufficiali NATO e rappresentanze diplomatiche internazionali, abituali nelle precedenti edizioni. Anche le corone commemorative che solitamente venivano deposte dalle ambasciate saranno quest’anno appannaggio esclusivo delle autorità statunitensi.
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