California in rivolta: proteste contro l'ICE e l'intervento della Guardia Nazionale
- piscitellidaniel
- 9 giu
- Tempo di lettura: 2 min
Negli ultimi giorni, la California è stata teatro di intense proteste scatenate dalle operazioni dell'Immigration and Customs Enforcement (ICE) a Los Angeles. Le manifestazioni, iniziate venerdì 6 giugno 2025, hanno visto la partecipazione di centinaia di persone che si sono opposte alle retate dell'agenzia federale, culminando in scontri con le forze dell'ordine e l'intervento della Guardia Nazionale.
Le operazioni dell'ICE hanno portato all'arresto di almeno 44 individui, suscitando l'indignazione della comunità locale e delle autorità statali. Il governatore della California, Gavin Newsom, ha definito l'intervento federale "infiammatorio" e ha annunciato l'intenzione di intraprendere azioni legali contro l'amministrazione Trump per l'uso della Guardia Nazionale senza il consenso statale. Il presidente Trump, dal canto suo, ha giustificato l'invio di 2.000 soldati della Guardia Nazionale per "affrontare l'illegalità che è stata lasciata proliferare", secondo quanto riportato dalla Casa Bianca.
Le proteste hanno assunto toni accesi, con manifestanti che hanno bloccato autostrade, incendiato veicoli e affrontato le forze dell'ordine. Le autorità hanno risposto con gas lacrimogeni e granate stordenti per disperdere la folla. Il sindaco di Los Angeles, Karen Bass, ha condannato le retate dell'ICE, affermando che "queste tattiche seminano terrore nelle nostre comunità e minano i principi fondamentali di sicurezza nella nostra città".
La situazione ha evidenziato le profonde divisioni politiche tra l'amministrazione federale e le autorità locali californiane. Il vicepresidente JD Vance e l'assistente presidenziale Stephen Miller hanno descritto le proteste come una "insurrezione violenta", mentre il governatore Newsom ha accusato l'amministrazione Trump di cercare deliberatamente lo scontro. Il presidente Trump ha persino suggerito l'arresto di Newsom da parte del suo "zar della frontiera", Tom Homan, intensificando ulteriormente le tensioni.
Le operazioni dell'ICE hanno colpito diversi luoghi, tra cui un Home Depot, una fabbrica di abbigliamento e un magazzino, portando all'arresto di lavoratori, alcuni dei quali con regolare permesso di soggiorno. Le organizzazioni per i diritti degli immigrati hanno denunciato la mancanza di accesso legale per i detenuti e l'aggressività delle retate. David Huerta, presidente del Service Employees International Union della California, è stato arrestato durante le proteste, sollevando ulteriori preoccupazioni sulla libertà di espressione e il diritto di manifestare.
La crisi ha avuto ripercussioni anche a livello nazionale, con i Democratici che hanno criticato l'uso della forza da parte dell'amministrazione Trump e i Repubblicani che hanno difeso le azioni come necessarie per mantenere l'ordine. Il disegno di legge proposto da Trump, noto come "One Big, Beautiful Bill", che prevede un aumento della spesa per la sicurezza delle frontiere e tagli fiscali, è diventato un punto focale del dibattito politico, con critiche anche da parte di figure come Elon Musk per i suoi costi elevati.
Le proteste in California rappresentano un momento cruciale nel dibattito sull'immigrazione negli Stati Uniti, evidenziando le tensioni tra le politiche federali e le comunità locali. La risposta dell'amministrazione Trump e le reazioni delle autorità californiane continueranno a influenzare il panorama politico e sociale del paese nei prossimi mesi.
Commentaires