Banche e credito: tra prudenza regolatoria e sostegno alle imprese
- Giuseppe Politi

- 1 giorno fa
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Il sistema bancario europeo si muove lungo una linea sottile che separa la necessaria prudenza dal bisogno di sostenere l’economia reale. Le regole di vigilanza hanno rafforzato la solidità degli istituti, ma hanno anche ridotto la propensione al rischio, incidendo sulla capacità di finanziare progetti imprenditoriali innovativi.
In Italia, il credito alle imprese mostra una dinamica contenuta. Le banche privilegiano operazioni a basso assorbimento di capitale e settori considerati più sicuri. Questo approccio penalizza le realtà emergenti e le iniziative ad alto contenuto tecnologico, che spesso necessitano di finanziamenti flessibili e di una valutazione basata sul potenziale più che sulle garanzie tradizionali.
Parallelamente, cresce il ruolo di strumenti alternativi. Finanza strutturata, minibond e piattaforme di finanziamento digitale stanno progressivamente integrando il canale bancario. Tuttavia, tali strumenti richiedono competenze finanziarie avanzate e una governance aziendale adeguata, non sempre presente nelle piccole imprese.
Il futuro del credito passa quindi da una maggiore integrazione tra banca e mercato. Modelli ibridi, capaci di coniugare stabilità e supporto allo sviluppo, rappresentano una possibile via d’uscita. La sfida consiste nel trasformare la prudenza in selettività intelligente, evitando che si traduca in immobilismo.




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