Trump rivede i dazi sull’auto: credito temporaneo per i produttori USA, esclusa la Cina
- piscitellidaniel
- 30 apr
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Il 29 aprile 2025, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo che modifica parzialmente i dazi del 25% imposti su auto e componenti importati, introducendo un sistema di crediti destinato ai produttori che assemblano veicoli sul suolo americano. La misura, presentata come un sostegno temporaneo all’industria automobilistica nazionale, arriva dopo le pressioni esercitate da grandi gruppi come General Motors, Ford e Stellantis, preoccupati per l’impatto delle tariffe su prezzi, vendite e catene di fornitura.
Il nuovo schema prevede che i produttori che assemblano veicoli negli Stati Uniti possano ricevere crediti fino al 15% del valore del veicolo, da utilizzare per compensare il costo dei componenti importati. Nel primo anno, il beneficio sarà pari al 3,75% del prezzo di listino del veicolo, scendendo al 2,5% nel secondo anno e azzerandosi nel terzo, con l’obiettivo di incentivare il reshoring delle catene di fornitura.
Inoltre, i veicoli e le parti soggetti a questi dazi non saranno più soggetti ad altri dazi imposti dall’amministrazione Trump, come quelli del 25% su beni provenienti da Canada e Messico, e quelli su acciaio e alluminio. I componenti nordamericani che rispettano le regole di origine dell’accordo USMCA continueranno a beneficiare dell’esenzione dai dazi.
Tuttavia, le parti provenienti dalla Cina restano escluse da queste agevolazioni e continueranno a essere soggette ai dazi più elevati imposti recentemente dall’amministrazione Trump.
I principali produttori automobilistici hanno accolto con favore le modifiche. Mary Barra, CEO di General Motors, ha dichiarato che la leadership del presidente sta aiutando a creare condizioni più eque per le aziende come GM, permettendo ulteriori investimenti nell’economia statunitense. Jim Farley, CEO di Ford, ha sottolineato che le modifiche aiuteranno a mitigare l’impatto dei dazi su produttori, fornitori e consumatori. John Elkann, presidente di Stellantis, ha espresso apprezzamento per le misure di sollievo tariffario e ha auspicato una continua collaborazione con l’amministrazione per rafforzare l’industria automobilistica americana.
Nonostante le modifiche, l’incertezza nel settore automobilistico persiste. General Motors ha ritirato le previsioni annuali, nonostante abbia riportato vendite e profitti trimestrali solidi, e ha posticipato una conferenza con gli analisti in attesa di ulteriori dettagli sulle modifiche tariffarie.
Analisti del settore avvertono che, sebbene le esenzioni siano benvenute, la volatilità continua a causa dell’incertezza delle politiche commerciali. Le tariffe possono essere proposte e riviste con breve preavviso, complicando le strategie aziendali a lungo termine.
Le modifiche arrivano mentre Trump celebra i suoi primi 100 giorni di ritorno alla Casa Bianca con una visita in Michigan, uno stato simbolo dell’industria automobilistica. La decisione di rivedere i dazi è vista come un tentativo di bilanciare la protezione dell’industria nazionale con la necessità di evitare effetti negativi sull’economia e sui consumatori.
Il Dipartimento del Commercio ha dichiarato che l’obiettivo delle modifiche è quello di incentivare la produzione domestica e creare posti di lavoro negli Stati Uniti, offrendo alle aziende il tempo necessario per riorganizzare le catene di approvvigionamento e investire in nuove strutture produttive.
Tuttavia, l’esclusione delle componenti cinesi dalle esenzioni potrebbe continuare a influenzare negativamente le aziende che dipendono da fornitori cinesi, mantenendo alta la pressione sui costi e sulla riorganizzazione delle catene di fornitura globali.
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