È finalmente arrivato l’accordo tra governo e sindacati sul superamento del blocco dei licenziamenti, che scadeva lo scorso 30 giugno. Nel testo firmato al termine del confronto a Palazzo Chigi si legge infatti che “le parti sociali alla luce della soluzione proposta dal governo si impegnano a raccomandare l'utilizzo degli ammortizzatori che la legislazione vigente e il dl in approvazione prevedono". Ovviamente lo sblocco sarà sottoposto a condizioni. Le imprese, dalla loro parte, dovranno garantire che prima di arrivare al licenziamento dovranno usufruire di tutti gli strumenti messi a loro disposizione come la cassa integrazione, ma anche contratti solidarietà difensivi ed espansivi, intese di riduzione-rimodulazione dell'orario di lavoro. Le norme sul blocco dei licenziamenti decise lunedì quindi non cambiano e al Consiglio dei Ministri verrà approvato il decreto che conferma il blocco solo per il settore tessile, per quello della moda e per il calzaturiero. Ma c'è un impegno ad utilizzare in ogni caso, per tutti, le 13 settimane di Cig ordinaria disponibili. Le varie associazioni come Cgil, Cisl e Uil reputano questo un passo importante: “è un risultato che risponde alla mobilitazione che c'è stata sabato, l'unità sindacale lo ha prodotto. In questa dichiarazione è previsto l'impegno per avviare il confronto per la riforma degli ammortizzatori e delle politiche attive”.
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