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Regno Unito: economia post-Brexit tra resilienza e incertezza

A cinque anni dall’uscita definitiva dall’unione europea, il Regno Unito si trova ancora in una fase di adattamento. La Brexit ha ridisegnato i rapporti commerciali e finanziari, costringendo Londra a rivedere la propria strategia economica. nonostante le difficoltà iniziali, il paese mostra una sorprendente capacità di adattamento grazie alla forza del settore dei servizi e all’innovazione tecnologica.

La City di Londra rimane uno dei principali hub finanziari globali, ma la concorrenza di Dublino, Parigi e Francoforte si fa sentire. Il governo britannico punta a rafforzare la competitività tramite deregolamentazione e incentivi fiscali per le imprese high-tech. la digital economy rappresenta oggi oltre il 12% del pil nazionale, con un’espansione continua delle start-up nei settori fintech, biotecnologie e intelligenza artificiale.

Tuttavia, la produttività resta debole e la crescita disomogenea. Il nord del paese soffre ancora gli effetti della deindustrializzazione, mentre il costo della vita e l’inflazione energetica comprimono i consumi. la politica monetaria restrittiva della bank of england contribuisce a contenere i prezzi ma rallenta gli investimenti.

Il Regno Unito scommette sul proprio tradizionale pragmatismo: meno burocrazia, più innovazione e apertura globale. se riuscirà a mantenere la stabilità politica e attrarre talenti internazionali, potrà consolidare un modello economico flessibile e competitivo nel nuovo contesto multipolare.

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