La Consob ha pubblicato il IX rapporto sulla corporate governance delle società quotate italiane.
Il Rapporto fornisce evidenze in merito ad assetti proprietari, organi sociali, assemblee e operazioni con parti correlate, sulla base di dati desunti da segnalazioni statistiche di vigilanza e informazioni pubbliche.
In particolare, il Rapporto evidenzia:
un’elevata concentrazione e limitata contendibilità del controllo continuano a connotare gli assetti proprietari delle società quotate italiane;
un aumento del numero e della capitalizzazione delle società widely held e una riduzione della capitalizzazione delle società controllate;
una riduzione del numero e della capitalizzazione delle società controllate da patto;
come il modello di controllo prevalente continua ad essere quello familiare (145 società che pesano per il 25,6% della capitalizzazione di mercato; le imprese a controllo pubblico pesano per il 39,7%);
come la differenza tra diritti di voto e diritti ai flussi cassa è in media pari a 12,9%, dato sostanzialmente stabile rispetto all’anno precedente;
come il modello tradizionale sia da sempre il più adottato dalle società italiane (220 società su 224 a fine 2020; 92% della capitalizzazione di mercato);
come 76 società quotate a fine 2019 (35% del listino e quasi l’83% in termini di capitalizzazione di mercato) abbiano istituito un comitato di sostenibilità;
come la presenza femminile nei board si avvicina alla quota del 40% prevista dalla nuova normativa, applicabile ai sei rinnovi a partire dal 2020.
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