
Il decreto Milleproroghe, recentemente esaminato in Commissione al Senato, introduce una serie di misure che spaziano dalle polizze contro il maltempo alla sugar tax, fino alle auto aziendali. Queste disposizioni mirano a rispondere a esigenze immediate e a fornire soluzioni temporanee in attesa di interventi legislativi più strutturati.
Polizze contro il maltempo
Una delle novità più rilevanti riguarda l’introduzione di polizze assicurative agevolate per le aziende agricole colpite da eventi climatici avversi. Negli ultimi anni, il settore agricolo italiano ha subito danni significativi a causa di fenomeni meteorologici estremi, come grandinate, alluvioni e siccità prolungate. Secondo dati del Ministero delle Politiche Agricole, nel 2024 le perdite stimate per il comparto agricolo hanno superato i 2 miliardi di euro. Per far fronte a queste emergenze, il decreto prevede incentivi fiscali per le imprese che sottoscrivono polizze assicurative contro i danni da maltempo, con l’obiettivo di promuovere una maggiore diffusione di strumenti di gestione del rischio nel settore primario.
Sugar tax
La cosiddetta “sugar tax”, ovvero l’imposta sulle bevande zuccherate, è stata oggetto di dibattito sin dalla sua introduzione. Inizialmente prevista per entrare in vigore nel 2022, la sua applicazione è stata più volte rinviata a causa delle pressioni dell’industria alimentare e delle preoccupazioni riguardanti l’impatto economico su produttori e consumatori. Il Milleproroghe propone un ulteriore slittamento dell’entrata in vigore della tassa al 2026, concedendo così più tempo alle aziende per adeguarsi alle nuove normative e riformulare i propri prodotti con ridotti contenuti di zucchero. Secondo uno studio dell’Istituto Superiore di Sanità, l’implementazione della sugar tax potrebbe portare a una riduzione del consumo di bevande zuccherate del 15%, contribuendo alla lotta contro l’obesità e le malattie metaboliche.
Auto aziendali
Il trattamento fiscale delle auto aziendali rappresenta un altro tema centrale del decreto. Le normative vigenti prevedono una tassazione agevolata per i veicoli concessi in uso promiscuo ai dipendenti, con una percentuale di imponibilità del fringe benefit variabile in base alle emissioni di CO2 del veicolo. Il Milleproroghe introduce una revisione di queste percentuali, con l’obiettivo di incentivare l’adozione di veicoli a basse emissioni. In particolare, per le auto con emissioni superiori a 160 g/km di CO2, la percentuale di imponibilità passerà dal 30% al 50%, mentre per i veicoli con emissioni inferiori a 60 g/km, come le auto elettriche e ibride plug-in, l’imponibilità sarà ridotta al 25%. Questa misura mira a promuovere una mobilità aziendale più sostenibile e a ridurre l’impatto ambientale del parco auto circolante.
Altre misure
Oltre alle disposizioni principali, il decreto include una serie di proroghe e interventi settoriali. Tra questi, la proroga dei termini per l’adeguamento alle normative antincendio per le strutture ricettive, la sospensione temporanea dell’entrata in vigore di alcune disposizioni del Codice della Strada riguardanti i dispositivi antiabbandono per i seggiolini auto e l’estensione dei termini per la presentazione delle domande di accesso ai fondi per la digitalizzazione delle piccole e medie imprese. Inoltre, il decreto prevede misure a sostegno del settore culturale, con la proroga dei termini per l’utilizzo del tax credit per le produzioni cinematografiche e audiovisive, e interventi a favore delle zone colpite da calamità naturali, con l’estensione delle agevolazioni fiscali e contributive per le imprese operanti in queste aree.
Critiche e prospettive
Nonostante l’intento del Milleproroghe sia quello di fornire soluzioni temporanee a problematiche urgenti, il decreto ha suscitato diverse critiche. Alcuni osservatori ritengono che il continuo ricorso a proroghe e rinvii possa generare incertezza normativa e scoraggiare gli investimenti. In particolare, l’ulteriore rinvio della sugar tax è stato accolto con favore dall’industria alimentare, ma criticato dalle associazioni dei consumatori e dalle organizzazioni sanitarie, che sottolineano l’importanza di misure fiscali per orientare le scelte dei consumatori verso stili di vita più sani. Per quanto riguarda le auto aziendali, le nuove disposizioni potrebbero comportare un aumento dei costi per le aziende, soprattutto per quelle che dispongono di flotte di veicoli con elevate emissioni. Tuttavia, gli incentivi per i veicoli a basse emissioni potrebbero stimolare il mercato delle auto elettriche e ibride, contribuendo agli obiettivi di decarbonizzazione del settore dei trasporti.
In conclusione, il decreto Milleproroghe rappresenta un tentativo del legislatore di affrontare una molteplicità di questioni aperte, offrendo soluzioni temporanee in attesa di interventi più organici. Sarà fondamentale monitorare l’implementazione di queste misure e valutare il loro impatto nei settori interessati, al fine di apportare eventuali correttivi e garantire una maggiore stabilità normativa.
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