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La responsabilità del datore di lavoro

La Cassazione, con la pronuncia n. 34162/2025, ha stabilito che chi accetta una carica societaria diventa automaticamente garante della sicurezza dei lavoratori, anche se assume l’incarico per amicizia o senza occuparsi della gestione quotidiana.

Nel caso esaminato, l’amministratore non aveva nominato il medico competente né attivato la sorveglianza sanitaria e per questo è stato ritenuto penalmente responsabile.

La Corte afferma che la posizione di garanzia nasce dalla carica stessa e non dalle intenzioni personali o dal grado di operatività.

Il diritto penale del lavoro mira a prevenire i rischi e punisce l’omissione di obblighi giuridici, anche colposi.

Deleghe interne o ruoli simbolici non eliminano gli obblighi di legge, poichè la responsabilità si fonda sulla violazione di doveri oggettivi, non sulla buona fede.

La sentenza ribadisce che la tutela della vita dei lavoratori prevale su ogni rapporto personale o fiducia interna all’azienda.

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