Il commercio mondiale tra protezionismo e nuove alleanze
- Giuseppe Politi

- 30 ott
- Tempo di lettura: 1 min
Il commercio internazionale sta attraversando una fase di profonda riconfigurazione. dopo trent’anni di globalizzazione espansiva, il mondo economico si sta frammentando in aree di influenza geopolitica, con catene del valore più corte e mercati più regionalizzati. il libero scambio, un tempo dogma dell’economia mondiale, lascia spazio a strategie di sicurezza e autosufficienza.
stati uniti, europa, cina e india competono non solo sui prodotti, ma sulle regole del commercio. dazi, incentivi locali e clausole ambientali diventano strumenti di politica industriale. il protezionismo “intelligente” si afferma come nuova forma di difesa economica.
per l’italia, paese fortemente esportatore, la sfida è doppia: mantenere accesso ai grandi mercati e diversificare la base commerciale. i nuovi accordi euro-mediterranei, i partenariati con l’africa e l’espansione delle rotte logistiche nel canale di suez aprono spazi di crescita, ma richiedono diplomazia economica e investimenti infrastrutturali.
il commercio del futuro sarà più selettivo, ma anche più stabile. l’interdipendenza totale ha mostrato i suoi limiti durante le crisi globali: la nuova parola chiave è resilienza. chi saprà combinare apertura e autonomia diventerà protagonista del nuovo ordine economico internazionale.




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