Gli Stati generali della logistica del Nordest confermano il ruolo strategico dell’area come hub europeo
- piscitellidaniel
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La chiusura degli Stati generali della logistica del Nordest ha restituito un quadro chiaro delle priorità e delle potenzialità che caratterizzano un’area considerata uno dei principali snodi infrastrutturali del Paese. L’incontro ha riunito istituzioni, imprese, gestori portuali, operatori ferroviari e rappresentanti del settore industriale, delineando una strategia condivisa che punta a rafforzare ulteriormente l’integrazione dei sistemi di trasporto e a consolidare la posizione del territorio come hub europeo. La crescente centralità del Nordest nelle rotte commerciali continentali è emersa come elemento cardine, sostenuta da una rete infrastrutturale in fase di ampliamento e da un tessuto produttivo dinamico che si conferma tra i più competitivi d’Europa.
Uno dei temi principali affrontati durante i lavori riguarda il potenziamento della multimodalità, considerato essenziale per ridurre la congestione, migliorare l’efficienza operativa e incrementare la sostenibilità dei flussi logistici. I porti del Nordest, in sinergia con gli interporti e la rete ferroviaria, stanno sviluppando soluzioni integrate per accelerare i collegamenti verso il Centro ed Est Europa, sfruttando la posizione geografica favorevole e l’interconnessione con i corridoi strategici europei. La digitalizzazione delle operazioni portuali e logistiche rappresenta un ulteriore fattore competitivo, con investimenti mirati a ottimizzare i tempi di gestione delle merci, aumentare la tracciabilità e migliorare la sicurezza delle movimentazioni.
Il confronto ha evidenziato anche la necessità di interventi coordinati per superare alcune criticità strutturali, come i colli di bottiglia ferroviari, l’insufficiente capacità di alcune tratte e la lentezza dei processi autorizzativi. Il settore privato ha sottolineato l’importanza di garantire un quadro normativo stabile, capace di favorire investimenti di lungo periodo e di consentire la realizzazione delle infrastrutture necessarie per sostenere la crescita dei traffici. In questo contesto, è stato ribadito il ruolo decisivo delle opere in corso, tra cui gli adeguamenti ferroviari, il potenziamento delle aree retroportuali e l’ammodernamento delle strutture logistiche a servizio delle imprese manifatturiere.
Gli Stati generali hanno inoltre posto l’accento sulla sostenibilità ambientale come obiettivo imprescindibile per l’evoluzione del comparto logistico. I progetti per la riduzione delle emissioni, l’utilizzo di carburanti alternativi, l’elettrificazione delle banchine portuali e lo sviluppo di soluzioni di trasporto a basso impatto sono stati indicati come punti fondamentali per la competitività futura del Nordest. La transizione ecologica viene percepita come un’opportunità per aumentare l’efficienza, attrarre nuovi investimenti e migliorare la reputazione internazionale dell’area, in linea con le politiche europee sul clima e sulla mobilità sostenibile.
Ampio spazio è stato dedicato alla relazione tra logistica e sistema produttivo, con particolare riferimento alle imprese della meccanica, dell’agroalimentare, della moda e della componentistica, che dipendono da catene di approvvigionamento rapide e affidabili. Gli operatori hanno evidenziato come una logistica avanzata sia indispensabile per sostenere l’export e mantenere competitività sui mercati globali, soprattutto in un periodo caratterizzato da instabilità geopolitica e volatilità dei costi. L’obiettivo condiviso è favorire un modello che integri infrastrutture fisiche e digitali, semplificazione amministrativa e innovazione tecnologica, creando un ecosistema capace di rispondere alle esigenze di un’economia ad alta intensità di scambi internazionali.
L’esito dei lavori conferma che il Nordest dispone delle condizioni per consolidare la propria leadership nel panorama logistico europeo. La strategia delineata, fondata su intermodalità, sostenibilità, digitalizzazione e cooperazione tra attori pubblici e privati, rappresenta la base per affrontare le sfide dei prossimi anni. L’attenzione verso i grandi corridoi continentali, il dialogo con le istituzioni europee e la capacità di attrarre investimenti testimoniano la volontà del territorio di rafforzare la propria funzione di snodo commerciale, contribuendo in modo significativo alla competitività nazionale e all’integrazione delle reti di trasporto internazionali.

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