Commissione Europea: al via la consultazione per l’aggiornamento delle regole sugli Aiuti di Stato
- Sara Vetteruti

- 25 set
- Tempo di lettura: 2 min
La Commissione europea ha avviato una consultazione pubblica destinata a ridefinire il quadro di riferimento per il sostegno alle imprese non finanziarie in difficoltà. Si tratta di un'iniziativa che punta a rivedere gli attuali Orientamenti, risalenti al 2014, sugli Aiuti di Stato per il salvataggio e la ristrutturazione di imprese non finanziarie in difficoltà per adattarli al mutato contesto economico, sociale e legislativo. Gli orientamenti stabiliscono le condizioni alle quali gli aiuti alle imprese non finanziarie in difficoltà possono essere considerati conformi alle norme dell’UE, ed in particolare conformi al dettato dell’art. 107, del trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE).
La revisione, attesa da tempo, risponde alla necessità di dotare gli Stati membri di strumenti più efficaci e flessibili per affrontare crisi settoriali o congiunturali, senza però compromettere il principio di una concorrenza leale all'interno del mercato unico.
Gli attuali orientamenti sono stati messi a dura prova dagli shock globali degli ultimi anni, dalla pandemia di COVID-19 alla crisi energetica, che hanno spinto molti governi a intervenire con massicce misure di sostegno straordinario. Ora, l'esecutivo comunitario mira a creare un quadro normativo stabile e duraturo, capace di guidare le scelte dei Paesi membri in un'ottica di medio-lungo termine. L'obiettivo principale è garantire che gli aiuti di Stato non si traducano in un salvataggio indiscriminato ma favoriscano il riassetto e il rilancio di aziende con prospettive concrete di futuro.
Al centro della discussione c'è la ridefinizione di "impresa in difficoltà”, laddove la Commissione intende valutare se l'attuale definizione, basata su indicatori patrimoniali e finanziari, sia ancora appropriata o se debba essere aggiornata per riflettere le sfide economiche odierne.
Si discuterà anche dell'armonizzazione delle norme europee con le nuove legislazioni nazionali in materia di insolvenza e ristrutturazione, come il Codice della Crisi d'Impresa e dell'Insolvenza italiano, per garantire coerenza e allineamento tra i diversi ordinamenti giuridici.




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