Trump, Xi e Putin: la strategia del "Nixon rovesciato" e le sue implicazioni geopolitiche

Nel panorama geopolitico attuale, l'amministrazione Trump ha intrapreso una strategia volta a riallineare le relazioni internazionali, cercando di avvicinare la Russia di Vladimir Putin agli Stati Uniti per isolare la Cina di Xi Jinping. Questa tattica, definita come "Nixon rovesciato", si ispira all'approccio adottato da Richard Nixon negli anni '70, quando avvicinò gli Stati Uniti alla Cina per contenere l'Unione Sovietica.

La strategia del "Nixon rovesciato"

L'obiettivo principale di questa strategia è creare una frattura nell'alleanza tra Mosca e Pechino, due potenze che negli ultimi anni hanno rafforzato significativamente i loro legami economici e militari. Tuttavia, separare questi due attori si presenta come una sfida complessa, data la profondità della loro cooperazione e gli interessi condivisi in vari settori.

Le mosse di Trump e le reazioni internazionali

Per perseguire questa strategia, l'amministrazione Trump ha adottato misure come il ritiro del sostegno all'Ucraina, una mossa che ha suscitato preoccupazione tra gli alleati europei e potrebbe destabilizzare ulteriormente la regione. Questa decisione mira a incentivare la Russia a riconsiderare la sua alleanza con la Cina, offrendo in cambio un miglioramento delle relazioni con l'Occidente.

Tuttavia, questa politica ha sollevato critiche sia a livello interno che internazionale. Molti osservatori temono che tali azioni possano rafforzare l'asse sino-russo anziché indebolirlo, considerando che la fiducia tra Mosca e Washington è stata compromessa da anni di tensioni e sanzioni reciproche.

Le implicazioni per la Cina

Pechino osserva con attenzione questi sviluppi, preoccupata che un riavvicinamento tra Stati Uniti e Russia possa minare la sua posizione strategica. La Cina ha investito notevolmente nella partnership con la Russia, vedendola come un contrappeso all'influenza occidentale. Un cambiamento negli equilibri potrebbe costringere Pechino a rivedere le proprie strategie diplomatiche ed economiche.