Trump minaccia dazi del 50% sull’UE: escalation commerciale e reazioni globali
- piscitellidaniel
- 23 mag
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Il 23 maggio 2025, il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha annunciato l'intenzione di imporre dazi del 50% su tutte le importazioni provenienti dall'Unione Europea a partire dal 1° giugno, qualora le trattative commerciali in corso non portino a un accordo soddisfacente. La decisione, giustificata da Trump con l'accusa all'UE di pratiche commerciali scorrette e di un persistente deficit commerciale a sfavore degli Stati Uniti, ha immediatamente scatenato reazioni nei mercati finanziari e tra i partner commerciali.
Le motivazioni di Trump
Trump ha dichiarato che l'UE impone barriere commerciali, tasse sul valore aggiunto e regolamentazioni aziendali punitive che danneggiano le imprese americane. Ha sottolineato un deficit commerciale annuale di 250 miliardi di dollari con l'UE come prova delle pratiche ingiuste del blocco europeo. Il presidente ha inoltre minacciato un dazio del 25% sui prodotti Apple non fabbricati negli Stati Uniti, criticando la decisione dell'azienda di spostare parte della produzione in India.
Reazioni dei mercati finanziari
L'annuncio ha avuto un impatto immediato sui mercati finanziari globali. Negli Stati Uniti, gli indici S&P 500, Dow Jones e Nasdaq hanno registrato cali significativi, con l'S&P 500 che ha segnato una delle peggiori settimane degli ultimi due mesi. Le azioni di Apple sono scese del 2,5% a causa delle preoccupazioni per l'aumento dei costi legati ai dazi. In Europa, i principali indici azionari hanno subito perdite: il DAX tedesco ha perso il 2,23%, il CAC 40 francese il 2,73% e il FTSE MIB italiano l'1,84%.
Risposta dell'Unione Europea
L'UE ha criticato le minacce tariffarie di Trump, definendole ingiustificate e dannose per entrambe le economie. La Commissione Europea ha dichiarato che, in caso di attuazione dei dazi, l'UE risponderà con misure equivalenti, tra cui dazi fino al 50% su un pacchetto di beni per un valore di 21 miliardi di euro, e sta considerando una lista più ampia di ritorsioni per un totale di 95 miliardi di euro.
Implicazioni economiche
Analisti economici avvertono che l'imposizione di dazi del 50% potrebbe avere gravi conseguenze per le economie europee, in particolare per la Germania, la cui crescita del PIL potrebbe ridursi dell'1,7% nei prossimi tre anni. Negli Stati Uniti, le aziende che dipendono dalle importazioni europee potrebbero affrontare aumenti dei costi e interruzioni nella catena di approvvigionamento, con potenziali ripercussioni sull'occupazione e sui prezzi al consumo.
Prospettive future
Le minacce di Trump rappresentano un'escalation significativa nelle tensioni commerciali transatlantiche. Mentre l'UE si prepara a rispondere con misure di ritorsione, le trattative tra le due parti rimangono in stallo. L'approccio aggressivo di Trump mira a ottenere concessioni rapide, ma rischia di innescare una guerra commerciale che potrebbe danneggiare entrambe le economie. La comunità internazionale osserva con preoccupazione l'evolversi della situazione, sperando in una risoluzione negoziata che eviti ulteriori danni economici globali.
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