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Tagli alle detrazioni fiscali 2025: mutui, ristrutturazioni e spese per i figli nel mirino della nuova manovra

A partire dal 1° gennaio 2025, la Legge di Bilancio ha introdotto significative modifiche al sistema delle detrazioni fiscali in Italia, con l'obiettivo dichiarato di razionalizzare la spesa pubblica e ridurre il deficit. Queste modifiche riguardano principalmente i contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro, imponendo nuovi limiti alle spese detraibili per mutui, ristrutturazioni edilizie e spese per l'istruzione e le attività sportive dei figli.


Nuovi limiti alle detrazioni

La manovra finanziaria stabilisce tetti massimi alle spese detraibili, modulati in base al reddito complessivo del contribuente:

  • Redditi tra 75.001 e 100.000 euro: il limite massimo per le spese detraibili è fissato a 14.000 euro.

  • Redditi superiori a 100.000 euro: il tetto scende a 8.000 euro.

Questi limiti rappresentano un cambiamento significativo rispetto al passato, dove non esistevano soglie così restrittive per le detrazioni.


Categorie di spese interessate

Le principali categorie di spese soggette ai nuovi limiti includono:

  • Interessi passivi sui mutui: gli interessi pagati per mutui ipotecari destinati all'acquisto dell'abitazione principale saranno detraibili solo entro i nuovi limiti stabiliti.

  • Ristrutturazioni edilizie: le spese per interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo saranno anch'esse soggette ai nuovi tetti.

  • Spese per l'istruzione: rette scolastiche, tasse universitarie e altri costi legati all'educazione dei figli rientreranno nei limiti imposti.

  • Attività sportive dei figli: le spese per iscrizioni a corsi sportivi e attività ricreative saranno detraibili solo fino al raggiungimento dei nuovi massimali.


Impatto sui contribuenti

Secondo le stime, circa il 28% dei contribuenti con redditi superiori a 75.000 euro e il 40% di quelli con redditi oltre i 100.000 euro saranno direttamente interessati da questi tagli. I più penalizzati risulteranno essere i single con redditi elevati, mentre le famiglie numerose con redditi inferiori a 50.000 euro subiranno un impatto minore.


In particolare, coloro che hanno in corso mutui per l'acquisto della prima casa o che stanno affrontando costose ristrutturazioni edilizie potrebbero vedere una riduzione significativa delle detrazioni fiscali precedentemente previste. Le spese per l'istruzione e le attività sportive dei figli, sebbene generalmente di importi più contenuti, contribuiranno anch'esse al raggiungimento dei nuovi tetti detraibili, limitando ulteriormente i benefici fiscali per le famiglie.

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