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Strategia anti-dazi: l'Italia punta su Brasile, Arabia Saudita e Paesi ASEAN per rilanciare l'export nel 2025

Nel contesto delle tensioni commerciali globali e delle politiche protezionistiche adottate dagli Stati Uniti, il governo italiano ha delineato una strategia volta a diversificare e potenziare l'export nazionale. Il piano, presentato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, mira a raggiungere un volume di esportazioni di 700 miliardi di euro entro la fine della legislatura, partendo dai 623,5 miliardi registrati nel 2024. 


Obiettivi e mercati prioritari

La strategia si focalizza sull'espansione in mercati ad alto potenziale, identificati come prioritari per le esportazioni italiane. Tra questi figurano:​

  • India: Con una crescita economica sostenuta e una crescente domanda di beni di consumo, rappresenta un mercato strategico per i prodotti italiani.​

  • Messico e Brasile: Paesi leader nel Mercosur e in America Latina, offrono opportunità significative nei settori manifatturiero e agricolo.​

  • Turchia: La sua posizione geografica e l'economia in espansione la rendono un hub commerciale di rilievo.​

  • Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita: Le economie del Golfo, in fase di diversificazione, presentano una domanda crescente di beni e servizi di alta qualità.​

  • Paesi ASEAN: In particolare Thailandia, Vietnam, Indonesia e Filippine, mostrano tassi di crescita elevati e una classe media in espansione.​

  • Africa: Nazioni come Sudafrica e Algeria sono considerate chiave per l'accesso al mercato africano.​

  • Balcani Occidentali e Asia Centrale: Paesi come la Serbia offrono potenziali vantaggi competitivi per le imprese italiane.​

Inoltre, mercati industrializzati come Regno Unito, Svizzera, Giappone e Canada sono stati individuati come target per incrementare la presenza italiana. 


Contesto internazionale e misure di contrasto ai dazi

L'annuncio dell'amministrazione statunitense di introdurre dazi sulle importazioni ha sollevato preoccupazioni tra i partner commerciali, inclusa l'Italia. Il surplus commerciale italiano con gli Stati Uniti ammonta a 38,8 miliardi di euro, rendendo cruciale la ricerca di soluzioni per mitigare l'impatto delle nuove tariffe. Il governo italiano propone una "strategia transattiva" per rafforzare i rapporti economici con gli Stati Uniti e riequilibrare la bilancia commerciale. 


Iniziative per sostenere l'export

Oltre alla diversificazione dei mercati, il piano prevede misure per sostenere le imprese italiane nell'espansione internazionale:​

  • Abbattimento del costo dell'energia: Ridurre i costi energetici per le imprese al fine di aumentare la competitività dei prodotti italiani sui mercati esteri.​

  • Accordi di libero scambio: Promuovere e finalizzare negoziati per accordi commerciali con i Paesi target, facilitando l'accesso delle imprese italiane a questi mercati.​

  • Supporto istituzionale: Rafforzare il ruolo delle istituzioni nel fornire assistenza alle imprese che intendono esportare, attraverso servizi di consulenza, formazione e accesso a finanziamenti.​


Settori strategici per l'export italiano

La strategia identifica specifici settori su cui focalizzare gli sforzi di internazionalizzazione:​

  • Industria manifatturiera: Particolarmente nei comparti della meccanica, dell'automotive e dell'aerospazio, dove l'Italia vanta eccellenze riconosciute a livello globale.​

  • Agroalimentare: La promozione del Made in Italy nel settore alimentare e vinicolo, valorizzando la qualità e la tradizione dei prodotti italiani.​

  • Moda e design: Settori simbolo dell'Italia nel mondo, con un focus su mercati emergenti con una crescente domanda di beni di lusso.​

  • Tecnologia e innovazione: Incentivare l'export di prodotti ad alto contenuto tecnologico, favorendo la collaborazione in ambito di ricerca e sviluppo con Paesi partner.​


Ruolo delle associazioni di categoria e delle imprese

Le associazioni di categoria, come Confindustria, svolgono un ruolo fondamentale nel supportare le imprese nell'adattamento alle nuove dinamiche commerciali. È essenziale promuovere la formazione e l'informazione sulle opportunità offerte dai mercati emergenti e sulle strategie per affrontare le sfide legate ai dazi.

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