Strategia anti-dazi: l'Italia punta su Brasile, Arabia Saudita e Paesi ASEAN per rilanciare l'export nel 2025
- piscitellidaniel
- 21 mar
- Tempo di lettura: 3 min
Nel contesto delle tensioni commerciali globali e delle politiche protezionistiche adottate dagli Stati Uniti, il governo italiano ha delineato una strategia volta a diversificare e potenziare l'export nazionale. Il piano, presentato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani, mira a raggiungere un volume di esportazioni di 700 miliardi di euro entro la fine della legislatura, partendo dai 623,5 miliardi registrati nel 2024.
Obiettivi e mercati prioritari
La strategia si focalizza sull'espansione in mercati ad alto potenziale, identificati come prioritari per le esportazioni italiane. Tra questi figurano:
India: Con una crescita economica sostenuta e una crescente domanda di beni di consumo, rappresenta un mercato strategico per i prodotti italiani.
Messico e Brasile: Paesi leader nel Mercosur e in America Latina, offrono opportunità significative nei settori manifatturiero e agricolo.
Turchia: La sua posizione geografica e l'economia in espansione la rendono un hub commerciale di rilievo.
Emirati Arabi Uniti e Arabia Saudita: Le economie del Golfo, in fase di diversificazione, presentano una domanda crescente di beni e servizi di alta qualità.
Paesi ASEAN: In particolare Thailandia, Vietnam, Indonesia e Filippine, mostrano tassi di crescita elevati e una classe media in espansione.
Africa: Nazioni come Sudafrica e Algeria sono considerate chiave per l'accesso al mercato africano.
Balcani Occidentali e Asia Centrale: Paesi come la Serbia offrono potenziali vantaggi competitivi per le imprese italiane.
Inoltre, mercati industrializzati come Regno Unito, Svizzera, Giappone e Canada sono stati individuati come target per incrementare la presenza italiana.
Contesto internazionale e misure di contrasto ai dazi
L'annuncio dell'amministrazione statunitense di introdurre dazi sulle importazioni ha sollevato preoccupazioni tra i partner commerciali, inclusa l'Italia. Il surplus commerciale italiano con gli Stati Uniti ammonta a 38,8 miliardi di euro, rendendo cruciale la ricerca di soluzioni per mitigare l'impatto delle nuove tariffe. Il governo italiano propone una "strategia transattiva" per rafforzare i rapporti economici con gli Stati Uniti e riequilibrare la bilancia commerciale.
Iniziative per sostenere l'export
Oltre alla diversificazione dei mercati, il piano prevede misure per sostenere le imprese italiane nell'espansione internazionale:
Abbattimento del costo dell'energia: Ridurre i costi energetici per le imprese al fine di aumentare la competitività dei prodotti italiani sui mercati esteri.
Accordi di libero scambio: Promuovere e finalizzare negoziati per accordi commerciali con i Paesi target, facilitando l'accesso delle imprese italiane a questi mercati.
Supporto istituzionale: Rafforzare il ruolo delle istituzioni nel fornire assistenza alle imprese che intendono esportare, attraverso servizi di consulenza, formazione e accesso a finanziamenti.
Settori strategici per l'export italiano
La strategia identifica specifici settori su cui focalizzare gli sforzi di internazionalizzazione:
Industria manifatturiera: Particolarmente nei comparti della meccanica, dell'automotive e dell'aerospazio, dove l'Italia vanta eccellenze riconosciute a livello globale.
Agroalimentare: La promozione del Made in Italy nel settore alimentare e vinicolo, valorizzando la qualità e la tradizione dei prodotti italiani.
Moda e design: Settori simbolo dell'Italia nel mondo, con un focus su mercati emergenti con una crescente domanda di beni di lusso.
Tecnologia e innovazione: Incentivare l'export di prodotti ad alto contenuto tecnologico, favorendo la collaborazione in ambito di ricerca e sviluppo con Paesi partner.
Ruolo delle associazioni di categoria e delle imprese
Le associazioni di categoria, come Confindustria, svolgono un ruolo fondamentale nel supportare le imprese nell'adattamento alle nuove dinamiche commerciali. È essenziale promuovere la formazione e l'informazione sulle opportunità offerte dai mercati emergenti e sulle strategie per affrontare le sfide legate ai dazi.
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