Slittano le nuove competenze dei Giudici di Pace
- saravetteruti
- 21 mar
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Il Ministero della Giustizia ha deciso di posticipare l’entrata in vigore delle nuove competenze attribuite ai giudici di pace al 30 giugno 2026. Questa decisione, accolta favorevolmente dall’Avvocatura, è motivata dalle significative carenze di organico e dai ritardi organizzativi che affliggono attualmente gli uffici dei giudici di pace.
L’ampliamento delle competenze dei giudici di pace era stato programmato per il 31 ottobre 2025. Tuttavia, le gravi mancanza di copertura nell’organico, con una carenza del 65% rispetto alle 3.471 unità previste, hanno reso necessario il rinvio. Attualmente, i giudici onorari di pace gestiscono oltre un milione di procedimenti civili all’anno, svolgendo un ruolo cruciale nel tentare di decongestionare l’attività dei tribunali.
La decisione di prorogare l’ampliamento delle competenze è stata presa in seguito a un incontro tra il Ministero della Giustizia e il Consiglio Nazionale Forense (CNF), durante il quale è emersa la necessità di una proroga per garantire una corretta prospettiva temporale al percorso di ampliamento delle nuove competenze della magistratura onoraria di pace. Percorso assolutamente necessario per consentire la corretta gestione (e smaltimento) della enorme mole di procedimenti che si sono ormai accumulati nelle mani dei pochi Giudici, onorari e non, in forza.
L’Avvocatura ha espresso soddisfazione per questa decisione, sottolineando l’importanza di affrontare le criticità attuali prima di ampliare le competenze dei giudici di pace. Si attende ora l’emanazione del provvedimento ufficiale di proroga, che potrebbe essere inserito nel prossimo decreto Milleproroghe previsto prima dell’estate.
Questo rinvio rappresenta un passo necessario per garantire che l’ampliamento delle competenze dei giudici di pace avvenga in un contesto organizzativo adeguato, assicurando così una giustizia più efficiente e accessibile per tutti i cittadini.
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