Mercati europei in calo: Milano chiude a -1,3% tra timori per dazi e decisioni delle banche centrali
- piscitellidaniel
- 20 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Il 20 marzo 2025, le principali borse europee hanno registrato una giornata negativa, influenzate da preoccupazioni legate ai dazi commerciali e alle imminenti decisioni delle banche centrali. A Milano, l'indice FTSE MIB ha chiuso in calo dell'1,3%, ampliando le perdite dopo un'apertura già in territorio negativo.
Andamento delle principali borse europee
Oltre a Milano, anche gli altri principali listini europei hanno subito ribassi significativi. Il DAX di Francoforte ha perso l'1,34%, il CAC 40 di Parigi è sceso dello 0,80% e il FTSE 100 di Londra ha registrato un calo dello 0,43%. Il pan-europeo STOXX 600 ha chiuso in ribasso dello 0,5%, interrompendo una serie di quattro sedute positive consecutive.
Settori più colpiti
Il settore bancario è stato tra i più penalizzati, con l'indice delle banche europee in calo del 2%. In particolare, Commerzbank ha subito una flessione del 6,2%, segnando la peggiore performance giornaliera dal settembre 2023. Anche il comparto dell'aerospazio e difesa ha registrato una contrazione dell'1,5%, pur rimanendo vicino ai massimi storici grazie ai piani di aumento della spesa militare nella regione.
Decisioni delle banche centrali
Le attenzioni degli investitori sono state rivolte alle decisioni delle principali banche centrali europee. La Banca d'Inghilterra ha mantenuto invariati i tassi di interesse, in attesa di valutare l'impatto dei dazi commerciali statunitensi e dell'imminente aumento delle tasse per i datori di lavoro nel Regno Unito. La Riksbank svedese ha lasciato il tasso di riferimento al 2,25%, mentre la Banca nazionale svizzera ha ridotto il tasso di interesse di 25 punti base, portandolo allo 0,25%.
Impatto dei dazi commerciali
Le recenti misure tariffarie imposte dal presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, hanno generato incertezza nei mercati finanziari globali. Le preoccupazioni riguardano l'aumento dell'inflazione e la possibile riduzione dei profitti aziendali. In Europa, settori come quello industriale e automobilistico, particolarmente esposti alle dinamiche commerciali internazionali, hanno registrato perdite significative.
Altri settori in evidenza
Il settore del lusso ha subito pressioni dopo la pubblicazione dei dati sulle esportazioni di orologi svizzeri, che hanno mostrato una flessione a febbraio. Di conseguenza, i titoli di Richemont e Swatch Group hanno perso rispettivamente il 2,7% e il 3,6%. Al contrario, il sottoindice immobiliare ha registrato un incremento dello 0,5%, favorito dal calo dei rendimenti obbligazionari nell'area euro.
Situazione negli Stati Uniti
Oltre Atlantico, la Federal Reserve ha mantenuto invariati i tassi di interesse, ma ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica per l'anno in corso, citando le crescenti incertezze legate alle politiche commerciali. Questa decisione ha contribuito ad aumentare la cautela tra gli investitori, influenzando negativamente il sentiment sui mercati azionari europei.
Titoli aziendali in movimento
Tra le singole aziende, Sodexo ha subito un crollo del 16,7% dopo aver rivisto al ribasso le previsioni per il 2025, raggiungendo il livello più basso degli ultimi due anni. Lanxess, produttore chimico tedesco, ha perso il 5,3% a seguito dell'annuncio di aspettative di utili inferiori per l'anno in corso, attribuendo la causa alla lenta crescita economica e alle turbolenze politiche.
Commenti