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Marc Fogel liberato dalla Russia: Trump elogia l'accordo come "equo e ragionevole"

piscitellidaniel

Marc Fogel, un insegnante di storia originario della Pennsylvania, è stato recentemente rilasciato dalla detenzione in Russia e accolto calorosamente alla Casa Bianca dal presidente Donald Trump. Fogel era stato arrestato nel 2021 all'aeroporto di Mosca per possesso di marijuana a scopo medico, prescritta negli Stati Uniti, e successivamente condannato a 14 anni di reclusione per traffico di droga. Dopo aver scontato oltre tre anni della sua pena, il suo rilascio è avvenuto nell'ambito di uno scambio di prigionieri negoziato dall'inviato speciale del presidente, Steve Witkoff.


Durante una conferenza stampa, Trump ha descritto l'accordo con la Russia come "molto equo, molto, molto equo, molto ragionevole", senza però fornire dettagli specifici sui termini dello scambio. Ha espresso apprezzamento per la cooperazione russa, affermando: "Apprezzo molto quello che hanno fatto, consentendo a Marc di tornare a casa". Alla domanda su eventuali colloqui diretti con il presidente russo Vladimir Putin riguardo al rilascio, Trump ha evitato di fornire risposte dettagliate.


Secondo quanto riportato dall'agenzia russa Tass, Fogel ha espresso gratitudine nei confronti di Putin, definendolo "molto generoso e un grande statista" per aver concesso la grazia. Queste dichiarazioni sottolineano un tono di cooperazione che potrebbe segnare un cambiamento nelle relazioni bilaterali tra Stati Uniti e Russia, soprattutto in un periodo di tensioni geopolitiche legate al conflitto in Ucraina.


Michael Waltz, consigliere per la sicurezza nazionale di Trump, ha confermato che il rilascio di Fogel è il risultato di uno scambio negoziato tra Stati Uniti e Russia, senza però entrare nei dettagli su chi o cosa sia stato ceduto in cambio. Ha dichiarato: "Si tratta di un importante passo avanti", suggerendo che questo gesto potrebbe aprire nuove opportunità per discutere questioni più ampie, inclusa la fine del conflitto in Ucraina.


Il ritorno di Fogel rappresenta un raro episodio di cooperazione tra Stati Uniti e Russia negli ultimi anni, caratterizzati da profonde divergenze su temi come il conflitto in Ucraina, le sanzioni economiche e il controllo degli armamenti. L'accoglienza positiva riservata a Fogel dalla Casa Bianca e le parole di elogio nei confronti della leadership russa suggeriscono una possibile apertura verso un dialogo più costruttivo tra le due nazioni.


Tuttavia, permangono interrogativi sui dettagli dell'accordo e su quali concessioni siano state fatte da entrambe le parti. Alcuni analisti ritengono che questo scambio possa essere parte di una strategia più ampia per migliorare le relazioni bilaterali e affrontare questioni globali urgenti. Resta da vedere se questo gesto porterà a ulteriori sviluppi positivi nelle relazioni tra Washington e Mosca.

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