top of page
Jlc news - blu.png

Londra sospende i negoziati per l'accordo di libero scambio con Israele: la crisi di Gaza incrina i rapporti bilaterali

Il governo britannico ha annunciato la sospensione dei negoziati per un accordo di libero scambio con Israele, in risposta all'escalation militare nella Striscia di Gaza e alle crescenti preoccupazioni per la crisi umanitaria in corso. Il ministro degli Esteri David Lammy ha definito le azioni israeliane "indifendibili" e ha criticato il blocco degli aiuti umanitari come "moralmente ingiustificabile".


La decisione del Regno Unito rappresenta una svolta significativa nelle relazioni bilaterali, segnando la prima volta che Londra interrompe formalmente trattative commerciali con Israele a causa di questioni legate ai diritti umani. Il primo ministro Keir Starmer ha espresso profonda preoccupazione per la situazione a Gaza, definendola "intollerabile" e sottolineando l'urgenza di un cessate il fuoco e dell'accesso illimitato agli aiuti umanitari.


Oltre alla sospensione dei negoziati, il Regno Unito ha imposto sanzioni mirate contro individui e organizzazioni israeliane coinvolte in attività violente nei territori occupati della Cisgiordania. Tra i soggetti sanzionati figurano tre individui e quattro entità legate a insediamenti illegali e atti di violenza contro i palestinesi.


La risposta israeliana non si è fatta attendere. Il governo di Tel Aviv ha accusato il Regno Unito di adottare una posizione "ossessionata dall'anti-israelismo" e ha respinto le critiche come ingiustificate. Il ministero degli Esteri israeliano ha dichiarato che le pressioni esterne non influenzeranno le decisioni del paese riguardo alla sicurezza nazionale e alla lotta contro Hamas.


La sospensione dei negoziati commerciali da parte del Regno Unito si inserisce in un contesto di crescente isolamento internazionale per Israele. L'Unione Europea ha annunciato una revisione dell'accordo di associazione con Israele, con diversi stati membri, tra cui Francia, Irlanda e Paesi Bassi, che spingono per misure più severe in risposta alla crisi umanitaria a Gaza.


Nel frattempo, la situazione sul campo continua a deteriorarsi. Secondo fonti delle Nazioni Unite, oltre 53.000 persone sono morte a Gaza dall'inizio del conflitto nell'ottobre 2023, con un numero significativo di vittime tra donne e bambini. L'accesso agli aiuti umanitari rimane estremamente limitato, con solo una frazione dei camion di aiuti che riescono a entrare nella Striscia rispetto ai livelli pre-conflitto.


La comunità internazionale, inclusi Stati Uniti, Canada e Australia, ha espresso crescente preoccupazione per la situazione, con richieste congiunte per un cessate il fuoco immediato e l'accesso senza ostacoli agli aiuti umanitari. Tuttavia, gli sforzi diplomatici per raggiungere una tregua duratura tra Israele e Hamas continuano a incontrare ostacoli significativi, con entrambe le parti che mantengono posizioni rigide e divergenti.


La decisione del Regno Unito di sospendere i negoziati commerciali con Israele potrebbe avere implicazioni più ampie per le relazioni internazionali e per la posizione di Israele sulla scena globale. Con la crescente pressione da parte di alleati storici e la minaccia di ulteriori sanzioni, Israele si trova ad affrontare una crescente sfida diplomatica oltre al conflitto in corso sul terreno.

Post correlati

Mostra tutti

Comments


Le ultime notizie

bottom of page