La chiusura dei flussi regolari rischia di alimentare l'Immigrazione clandestina

Le recenti politiche migratorie degli Stati Uniti, caratterizzate dalla chiusura dei canali di ingresso legali, stanno sollevando preoccupazioni riguardo a un possibile incremento dell'immigrazione clandestina. La sospensione di programmi come il "resettlement" per i rifugiati e la revoca della protezione temporanea per oltre un milione di sfollati, tra cui 600.000 venezuelani, potrebbero spingere molte persone a cercare vie d'ingresso irregolari nel paese.

L'immigrazione regolare è storicamente considerata uno strumento efficace per prevenire quella irregolare. La chiusura delle vie legali potrebbe, quindi, avere l'effetto opposto a quello desiderato, rafforzando i traffici clandestini e mettendo a rischio la sicurezza dei migranti. Inoltre, l'espulsione di milioni di migranti integrati nel tessuto sociale ed economico degli Stati Uniti potrebbe avere conseguenze negative sull'economia nazionale.

Queste misure rappresentano un cambiamento significativo nella tradizionale politica di accoglienza degli Stati Uniti e potrebbero influenzare le politiche migratorie di altri paesi, inclusi quelli dell'Unione Europea. La comunità internazionale osserva con attenzione gli sviluppi, preoccupata per le possibili ripercussioni a livello globale.