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La Cassazione sugli abusi edilizi

La Corte di Cassazione penale, con la sentenza n. 20665/2025, ha confermato che non è possibile sanare abusi edilizi dopo la scadenza dei termini previsti.

Il ricorrente aveva tentato di evitare la demolizione basandosi su una perizia successiva, ma la Corte l’ha ritenuta irrilevante.

Non è ammesso alcun riesame tardivo o adeguamento postumo degli immobili abusivi.

Anche modifiche strutturali o riduzioni volumetriche non legittimano un condono fuori termine.

La legge impone che la domanda di sanatoria sia presentata entro tempi precisi e con i requisiti previsti.

La sola “vecchiaia” dell’opera non sospende l’ordine di demolizione.

L’unico motivo valido per sospendere la demolizione è la presenza di un’istanza di sanatoria regolare e ancora pendente.

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