L’uscita dalla Borsa si conferma come il principale obiettivo delle offerte pubbliche di acquisto (Opa) in Italia
- piscitellidaniel
- 16 dic 2024
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L’addio alla Borsa resta l’obiettivo principale delle offerte pubbliche di acquisto (Opa) e/o di scambio lanciate sul mercato finanziario italiano. Lo evidenzia l’Occasional Report Le offerte pubbliche svolte in Italia nel periodo 2020 – 2023, pubblicato oggi dalla Consob.
L’indagine conferma i risultati di un precedente studio (Le Opa in Italia dal 2007 al 2019: evidenze empiriche e spunti di discussione) che la stessa Consob ha pubblicato nel 2021. Entrambe le indagini mostrano che nell’applicazione concreta l’istituto dell’Opa, pensato originariamente come uno strumento volto a favorire la contendibilità delle imprese e la tutela degli azionisti di minoranza, è stato usato in Italia prevalentemente come via di uscita dalla Borsa.
La ricostruzione contenuta nel Report può fornire spunti utili per la valutazione in corso sui possibili interventi di riforma del Testo Unico della Finanza.
I dati analizzati dagli autori ‒ Silvia Carbone, Toni Marcelli (Divisione Vigilanza Emittenti – Ufficio Opa e Assetti proprietari) e Domenico Fichera (Divisione Studi e Regolamentazione – Ufficio Analisi degli Impatti della Regolamentazione) – mostrano che su un totale di 76 offerte pubbliche promosse nei quattro anni in esame ben 56, cioè il 74% dei casi, si sono concluse con il delisting. Tra le motivazioni della scelta di lasciare Piazza Affari vengono indicate le semplificazioni normative, i minori oneri, la maggiore flessibilità gestionale e organizzativa nonché la maggiore competitività e velocità di esecuzione che si associano allo status di società non quotata.
Lo studio evidenzia anche una significativa crescita nel numero delle offerte promosse sull’Euronext Growth Milan (Egm), il sistema multilaterale di negoziazione dedicato alle piccole e medie imprese, in cui fra il 2020 e il 2023 si sono registrate 16 Opa (21,9% delle offerte totali), con un’accelerazione nel 2023 (10 casi), rispetto alle 9 Opa del periodo 2007-2019.
Focalizzando l’analisi sui mercati di negoziazione, risulta che il premio offerto agli azionisti è in media più basso dove la liquidità è maggiore (p. es. sul segmento Euronext Star Milan), mentre sulle piattaforme in cui la liquidità è minore (p. es. l’Egm) il premio è di regola più alto.
L’Occasional Report riporta, infine, che fra il 2020 e il 2023 19 offerte su 76 (pari al 25%) hanno registrato forme di reinvestimento dei soci della società-bersaglio nel capitale dell’offerente. Sul dato, in forte aumento rispetto alle evidenze del periodo 2007-2019 (14 offerte su 231, pari a circa il 6%), incidono le offerte con reinvestimento effettuate su società negoziate su Egm (7 rispetto alle 19 totali).
Roma, 16 dicembre 2024
Fonte: consob.it
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