Il Regno Unito vieta le sigarette elettroniche usa e getta: una svolta per l’ambiente e la salute pubblica
- piscitellidaniel
- 22 mag
- Tempo di lettura: 3 min
A partire dal 1° giugno 2025, il Regno Unito introdurrà il divieto di vendita delle sigarette elettroniche monouso, una misura che mira a contrastare l’inquinamento ambientale e l’aumento dell’uso tra i giovani. Il governo britannico ha annunciato questa decisione come parte di un più ampio piano di intervento per proteggere la salute pubblica e ridurre l’impatto ambientale dei dispositivi elettronici usa e getta.
Una risposta all’emergenza ambientale
Le sigarette elettroniche monouso rappresentano una crescente preoccupazione ambientale nel Regno Unito. Secondo il Dipartimento per l’Ambiente, l’Alimentazione e gli Affari Rurali (Defra), nel 2023 sono stati gettati via quasi cinque milioni di dispositivi monouso ogni settimana, un aumento di quasi quattro volte rispetto all’anno precedente. Questi dispositivi contengono materiali preziosi come plastica, metalli e batterie al litio, che, se non smaltiti correttamente, possono causare danni significativi all’ambiente. Le batterie al litio, in particolare, rappresentano un rischio di incendio nei centri di smaltimento dei rifiuti e nei veicoli di raccolta.
Proteggere i giovani dall’uso di sigarette elettroniche
Oltre alle preoccupazioni ambientali, il governo britannico ha evidenziato l’aumento dell’uso di sigarette elettroniche tra i giovani come motivo principale per il divieto. Secondo un sondaggio del 2024 condotto dalla charity Action on Smoking and Health (ASH), circa uno su cinque ragazzi di età compresa tra 11 e 17 anni ha provato a svapare. Le sigarette elettroniche monouso, spesso vendute in confezioni colorate e con aromi fruttati, sono state identificate come un fattore chiave nell’aumento dell’uso tra i giovani. Il governo ha sottolineato che, sebbene il vaping possa essere uno strumento utile per aiutare gli adulti a smettere di fumare, non è accettabile che questi prodotti siano commercializzati per attirare i bambini.
Una misura parte di un piano più ampio
Il divieto delle sigarette elettroniche monouso fa parte del Tobacco and Vapes Bill, un disegno di legge proposto dal governo britannico per promuovere la salute pubblica riducendo l’uso del tabacco e dei prodotti correlati. Il disegno di legge prevede anche il divieto di vendita di prodotti del tabacco a chiunque sia nato dopo il 1° gennaio 2009, con l’obiettivo di creare una generazione libera dal fumo. Inoltre, il disegno di legge introduce restrizioni sulla pubblicità e la promozione dei prodotti del tabacco e delle sigarette elettroniche, nonché l’espansione delle aree senza fumo e senza svapo.
Reazioni e implicazioni
La decisione del governo britannico ha suscitato reazioni contrastanti. Mentre le organizzazioni sanitarie e ambientaliste hanno accolto con favore il divieto, sottolineando i benefici per la salute pubblica e l’ambiente, alcuni rappresentanti dell’industria del vaping hanno espresso preoccupazione per l’impatto economico e il potenziale aumento del mercato nero. Tuttavia, il governo ha ribadito l’importanza di proteggere i giovani e l’ambiente, affermando che il divieto è una misura necessaria per affrontare le sfide attuali.
Un trend globale
Il Regno Unito non è l’unico paese a prendere provvedimenti contro le sigarette elettroniche monouso. Il Belgio è diventato il primo paese dell’Unione Europea a vietare la vendita di questi dispositivi nel gennaio 2025, citando preoccupazioni simili riguardo all’uso tra i giovani e l’impatto ambientale. Anche altri paesi, come la Francia e la Germania, stanno considerando misure simili per affrontare il problema.
Il divieto delle sigarette elettroniche monouso nel Regno Unito rappresenta un passo significativo verso la protezione della salute pubblica e dell’ambiente. Mentre il governo si prepara a implementare questa misura, sarà importante monitorare l’efficacia del divieto e considerare ulteriori azioni per affrontare le sfide legate all’uso delle sigarette elettroniche e alla gestione dei rifiuti elettronici.
Comentários