Il 12 marzo 2025, il Parlamento Europeo ha approvato a larga maggioranza il piano "ReArm Europe" proposto dalla Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, volto a rafforzare le capacità difensive dell'Unione Europea. Il piano prevede una mobilitazione di circa 800 miliardi di euro per incrementare la spesa per la difesa nei prossimi anni.
Dettagli del piano "ReArm Europe"
Il piano "ReArm Europe" si articola in diverse misure chiave:
Clausola di salvaguardia: consente agli Stati membri di aumentare la spesa militare senza violare il Patto di Stabilità e Crescita, offrendo flessibilità fiscale per investimenti nella difesa.
Strumento finanziario da 150 miliardi di euro: l'Unione Europea metterà a disposizione prestiti per sostenere gli Stati membri negli investimenti nel settore della difesa.
Coinvolgimento del capitale privato: attraverso l'accelerazione dell'Unione del mercato dei capitali e il coinvolgimento della Banca Europea per gli Investimenti, si mira a mobilitare ulteriori risorse private per il settore della difesa.
Esito del voto al Parlamento Europeo
La risoluzione è stata approvata con 419 voti favorevoli, 204 contrari e 46 astenuti, su un totale di 669 votanti presenti in Aula.
Posizioni dei partiti italiani
Il voto ha evidenziato profonde divisioni tra le forze politiche italiane:
Partito Democratico (PD): il partito si è spaccato tra favorevoli e astenuti. La segretaria Elly Schlein ha espresso contrarietà al riarmo dei singoli Stati, sottolineando la necessità di una difesa comune europea.
Movimento 5 Stelle (M5S): il leader Giuseppe Conte ha guidato una delegazione a Strasburgo per manifestare contro il piano, dichiarando: "Basta soldi alle armi".
Lega: il partito ha espresso voto contrario, con il leader Matteo Salvini che ha criticato la proposta, affermando che investire in armamenti sottrae risorse ai fondi destinati allo sviluppo economico e sociale.
Forza Italia: in linea con il Partito Popolare Europeo, ha sostenuto il piano, ritenendo fondamentale rafforzare la difesa europea.
Fratelli d'Italia (FdI): pur propensi a sostenere il piano, hanno proposto di rinominarlo da "ReArm Europe" a "Defend Europe" per enfatizzare l'aspetto difensivo.
Reazioni e prospettive future
La Presidente von der Leyen ha accolto con favore l'approvazione del piano, sottolineando l'urgenza di rafforzare la sicurezza europea in tempi di crescenti minacce globali.
Le divisioni tra i partiti italiani riflettono le diverse sensibilità sul tema della difesa e della politica estera, evidenziando la complessità di raggiungere una posizione unitaria su questioni strategiche a livello europeo.
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