Governo al lavoro sul caro bollette: misure in arrivo, ma resta il nodo delle coperture finanziarie
- piscitellidaniel
- 17 feb
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Il governo è impegnato nell'elaborazione di un decreto volto a contrastare l'aumento delle bollette energetiche, con l'obiettivo di sostenere famiglie e imprese gravate dai recenti rincari. Tuttavia, la definizione delle coperture finanziarie necessarie per attuare le misure proposte rappresenta una sfida significativa.
Interventi previsti per ridurre il costo dell'energia
Tra le principali iniziative allo studio vi è l'eliminazione del divario tra il prezzo del gas sul mercato europeo (indice TTF della Borsa di Amsterdam) e quello sul mercato italiano all'ingrosso (indice PSV). Attualmente, il prezzo del gas sul mercato italiano può superare di 2 euro per megawattora quello europeo, incidendo negativamente sulle bollette energetiche nazionali. Uniformare questi prezzi potrebbe portare a una riduzione immediata dei costi per i consumatori, influenzando positivamente anche le tariffe elettriche, spesso correlate al prezzo del gas.
Un'altra misura in considerazione è l'ampliamento della platea dei beneficiari del bonus sociale, destinato alle famiglie in condizioni di disagio economico. Tuttavia, estendere questo beneficio comporterebbe un costo stimato di circa 1,5 miliardi di euro, sollevando interrogativi sulla sostenibilità finanziaria dell'intervento.
Sfide nel reperimento delle risorse
Il Ministero dell'Economia e delle Finanze, insieme al Ministero dell'Ambiente, sta valutando diverse opzioni per finanziare le misure proposte. Una delle principali difficoltà risiede nel rispetto delle normative europee sugli aiuti di Stato, che limitano la possibilità di interventi diretti a favore di specifici settori o categorie.
Inoltre, il reperimento delle risorse necessarie richiede un'attenta analisi del bilancio statale. L'ipotesi di una nuova "rottamazione" delle cartelle esattoriali, avanzata da alcune forze politiche, potrebbe generare entrate aggiuntive, ma necessita di una valutazione approfondita per garantirne l'efficacia e la compatibilità con gli obiettivi di finanza pubblica.
Tempistiche e prossimi passi
Sebbene inizialmente si ipotizzasse la presentazione del decreto nel Consiglio dei Ministri del 18 febbraio 2025, i tempi potrebbero allungarsi a causa della complessità delle questioni da affrontare. Il governo intende procedere con cautela, assicurandosi che le misure adottate siano efficaci e sostenibili nel lungo periodo.
Il Ministro dell'Ambiente ha sottolineato l'importanza di rivedere la metodologia di calcolo dei prezzi energetici in Europa, evidenziando come l'attuale sistema possa penalizzare la competitività delle aziende italiane. Una revisione in tal senso potrebbe contribuire a una riduzione strutturale dei costi energetici nel Paese.
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