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Consulta boccia il terzo mandato: stop a De Luca e Zaia, si riaprono i giochi in Campania e Veneto

La Corte Costituzionale ha dichiarato incostituzionale la legge regionale della Campania che avrebbe consentito al presidente Vincenzo De Luca di candidarsi per un terzo mandato consecutivo. La sentenza, emessa il 9 aprile 2025, ha effetti diretti anche sul Veneto, dove il governatore Luca Zaia si trovava in una situazione analoga.​


La decisione della Corte Costituzionale

La legge regionale campana, approvata nel novembre 2024, prevedeva che il computo dei mandati del presidente in carica dovesse partire dal mandato in corso al momento dell’entrata in vigore della stessa. Questo avrebbe permesso a De Luca di candidarsi nuovamente, ignorando i due mandati già svolti. La Corte ha ritenuto questa norma in contrasto con l’articolo 122 della Costituzione, che stabilisce che le Regioni devono rispettare i principi fondamentali stabiliti con legge della Repubblica, tra cui il limite di due mandati consecutivi per i presidenti delle Regioni ordinarie.​


Implicazioni per il Veneto e Luca Zaia

Sebbene la sentenza riguardi specificamente la Campania, le sue implicazioni si estendono al Veneto. Luca Zaia, attualmente al suo secondo mandato consecutivo, aveva espresso interesse per una terza candidatura. Tuttavia, la decisione della Corte sembra precludere questa possibilità. Zaia ha definito la situazione "ipocrita", sottolineando le incongruenze del sistema normativo italiano e la necessità di attendere il testo completo della sentenza per valutare l’effettiva portata giuridica.​


Reazioni politiche e scenari futuri

La sentenza ha suscitato reazioni contrastanti nel panorama politico. In Campania, De Luca ha commentato ironicamente la decisione, mentre in Veneto si apre il dibattito su chi potrebbe essere il successore di Zaia. Nel centrodestra, Fratelli d’Italia potrebbe spingere per un proprio candidato, mentre nel centrosinistra si fanno i nomi di Andrea Crisanti e altri esponenti locali. La decisione della Corte potrebbe anche influenzare le dinamiche interne alla maggioranza di governo, con la Lega che potrebbe vedere ridimensionata la sua influenza nelle Regioni del Nord.​


Differenze tra Regioni ordinarie e a statuto speciale

È importante notare che la sentenza riguarda le Regioni a statuto ordinario. Le Regioni a statuto speciale, come il Friuli-Venezia Giulia, hanno competenza legislativa esclusiva in materia elettorale e possono stabilire autonomamente regole diverse, compresa l’eventuale possibilità di un terzo mandato. Questo potrebbe creare disparità tra i governatori e alimentare ulteriori dibattiti sulla necessità di una riforma complessiva del sistema.​

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