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Bper avvia il ricambio generazionale con l’uscita di 800 bancari senior e l’ingresso di 650 giovani tra riorganizzazione e nuove competenze

Bper avvia una fase significativa di riorganizzazione interna con l’uscita di circa 800 bancari senior e l’ingresso programmato di 650 giovani, un’operazione che si inserisce nel più ampio processo di trasformazione del gruppo e che riflette le profonde evoluzioni in atto nel settore bancario italiano. Il piano, costruito attraverso il confronto con le organizzazioni sindacali, punta a riequilibrare la struttura demografica della forza lavoro, riducendo l’età media e rafforzando le competenze necessarie per affrontare un contesto sempre più orientato alla digitalizzazione, all’innovazione dei servizi e alla gestione avanzata dei dati.


L’uscita dei lavoratori senior avverrà principalmente tramite strumenti di accompagnamento alla pensione e incentivi all’esodo, modalità ormai consolidate nel sistema bancario per gestire in modo non traumatico le fasi di ridimensionamento o di riassetto organizzativo. Questo passaggio consente all’istituto di contenere il costo del lavoro e di liberare risorse da destinare a nuovi profili professionali, senza ricorrere a misure drastiche come i licenziamenti. La scelta di accompagnare il ricambio con nuove assunzioni segnala la volontà di non limitarsi a una riduzione degli organici, ma di ridefinire in modo strutturale il modello operativo.


L’ingresso di 650 giovani rappresenta uno degli aspetti centrali dell’operazione. Le nuove assunzioni sono orientate a profili con competenze digitali, informatiche e specialistiche, in linea con l’evoluzione dei servizi bancari verso piattaforme sempre più integrate e multicanale. La banca punta a rafforzare le aree legate alla tecnologia, alla sicurezza informatica, all’analisi dei dati e alla consulenza evoluta, ambiti che assumono un peso crescente in un settore in cui il rapporto con la clientela si sposta progressivamente dai canali tradizionali alle soluzioni digitali.


Il piano di ricambio generazionale si inserisce in una strategia più ampia di efficientamento e modernizzazione. La riduzione del personale senior, generalmente caratterizzato da livelli retributivi più elevati, contribuisce a migliorare il profilo dei costi e a rendere più sostenibile la struttura economica del gruppo in un contesto di margini sotto pressione. Allo stesso tempo, l’ingresso di giovani consente di introdurre competenze più allineate alle esigenze attuali del mercato, favorendo una maggiore flessibilità organizzativa e una capacità di adattamento più rapida ai cambiamenti normativi e tecnologici.


Dal punto di vista industriale, l’operazione riflette una tendenza ormai diffusa nel settore bancario, che da anni affronta una trasformazione profonda del proprio modello di business. La progressiva riduzione delle filiali fisiche, l’automazione di molte attività operative e la crescita dei servizi digitali impongono una revisione delle competenze richieste. In questo quadro, il ricambio generazionale non viene presentato come una semplice sostituzione numerica, ma come un passaggio necessario per riallineare la banca alle nuove esigenze della clientela e del mercato.


Il confronto con i sindacati ha svolto un ruolo centrale nella definizione dell’accordo, consentendo di bilanciare le esigenze di sostenibilità economica dell’istituto con la tutela dei lavoratori coinvolti. La gestione condivisa delle uscite e delle assunzioni contribuisce a ridurre le tensioni sociali e a garantire una transizione più ordinata, elemento particolarmente rilevante in un settore storicamente sensibile ai temi occupazionali. La dimensione dell’operazione conferma inoltre il peso del gruppo Bper nel panorama bancario nazionale e la sua capacità di incidere in modo significativo sull’occupazione complessiva del settore.


L’impatto dell’iniziativa si riflette anche sulla cultura aziendale. L’ingresso di un numero consistente di giovani è destinato a modificare dinamiche interne, modalità di lavoro e approcci organizzativi, favorendo una maggiore apertura all’innovazione e a modelli operativi più agili. Questo processo richiede al tempo stesso un investimento nella formazione e nell’integrazione delle nuove risorse, affinché il ricambio generazionale non si traduca in una perdita di know-how ma in una sua evoluzione.


Il piano che prevede l’uscita di 800 bancari senior e l’ingresso di 650 giovani rappresenta un passaggio strategico per Bper, che utilizza il ricambio generazionale come leva per accompagnare la propria trasformazione industriale. L’operazione segnala la volontà di affrontare le sfide del settore bancario con un approccio strutturato, puntando su competenze nuove e su una riorganizzazione che mira a rendere il gruppo più efficiente, moderno e competitivo in un mercato in continua evoluzione.

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