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USA: Crescita dell’occupazione sotto le attese a febbraio, la disoccupazione sale al 4,1%

Nel mese di febbraio 2025, l’economia statunitense ha registrato un incremento di 151.000 nuovi posti di lavoro non agricoli, un dato inferiore alle previsioni degli analisti, che stimavano un aumento di almeno 160.000 unità. Il tasso di disoccupazione è salito dal 4,0% al 4,1%, segnando il primo rialzo da diversi mesi. Questi dati sono stati pubblicati dal Dipartimento del Lavoro USA e riflettono un rallentamento della crescita occupazionale rispetto ai mesi precedenti.


Il settore sanitario ha mostrato la maggiore crescita, con 52.000 nuovi posti di lavoro, confermando la forte domanda di professionisti nell’ambito dell’assistenza sanitaria e ospedaliera. Il comparto dei trasporti e della logistica ha registrato un aumento di 18.000 unità, sostenuto dall’espansione dell’e-commerce e delle catene di approvvigionamento. Anche il settore dei servizi professionali e aziendali ha continuato ad assumere, con un incremento di 22.000 occupati.


Al contrario, il settore del commercio al dettaglio ha subito una contrazione, con una perdita di circa 12.000 posti di lavoro, attribuita a un calo della domanda dei consumatori e alle difficoltà delle aziende nel mantenere livelli di occupazione sostenibili. Anche il comparto del tempo libero e dell’ospitalità ha registrato un rallentamento delle assunzioni, con una crescita inferiore rispetto ai mesi precedenti, segno di una moderazione nell’espansione di ristoranti e strutture turistiche.


L’inflazione e le politiche monetarie della Federal Reserve continuano a influenzare il mercato del lavoro. Il rallentamento della creazione di nuovi posti di lavoro potrebbe essere interpretato come un segnale di raffreddamento dell’economia, ma al tempo stesso l’aumento della disoccupazione potrebbe spingere la Fed a riconsiderare la propria strategia sui tassi d’interesse. I mercati finanziari hanno reagito con volatilità alla pubblicazione del rapporto occupazionale, con gli indici azionari che hanno registrato oscillazioni in risposta alle nuove incertezze economiche.


L’andamento del settore manifatturiero ha evidenziato una stabilità con lievi incrementi nel numero di occupati, mentre il settore delle costruzioni ha visto un aumento di 10.000 unità, grazie soprattutto ai progetti infrastrutturali finanziati dal governo. Tuttavia, il comparto tecnologico continua a vivere un periodo di incertezza, con molte aziende che preferiscono mantenere le assunzioni congelate o procedere con licenziamenti mirati per contenere i costi.


I salari medi orari sono aumentati dello 0,3% su base mensile e del 4,3% rispetto all’anno precedente, in linea con le aspettative degli economisti. Tuttavia, la crescita salariale non è sufficiente a compensare completamente gli effetti dell’inflazione, che continua a erodere il potere d’acquisto delle famiglie americane. I consumatori restano prudenti nelle spese, contribuendo a un raffreddamento della domanda interna.


L’andamento del mercato del lavoro sarà un fattore determinante per le decisioni della Fed nelle prossime riunioni. Alcuni analisti ritengono che il rallentamento della crescita occupazionale potrebbe giustificare una politica monetaria più accomodante nei prossimi mesi, mentre altri sottolineano che l’inflazione ancora elevata potrebbe indurre la banca centrale a mantenere un approccio cauto. I prossimi dati economici, inclusi quelli sull’inflazione e sulla produzione industriale, forniranno ulteriori indicazioni sullo stato di salute dell’economia statunitense.


Il rapporto sull’occupazione ha inoltre evidenziato una diminuzione del tasso di partecipazione alla forza lavoro, che è sceso dal 62,6% al 62,4%. Questo calo potrebbe indicare che un numero crescente di lavoratori sta uscendo dal mercato del lavoro per motivi vari, tra cui pensionamenti anticipati, difficoltà di accesso alle opportunità occupazionali o decisioni personali legate alla conciliazione tra vita privata e lavoro. Anche il numero dei lavoratori part-time per motivi economici è aumentato, segnalando un incremento delle persone che non riescono a trovare un impiego a tempo pieno.


L’industria automobilistica, dopo un 2024 di forte espansione, ha mostrato segnali di rallentamento con assunzioni più contenute rispetto ai mesi precedenti. Le grandi case automobilistiche stanno affrontando una fase di transizione verso l’elettrico, con la necessità di ristrutturare la forza lavoro per adattarsi alle nuove tecnologie e ai cambiamenti nelle catene di produzione.


A livello regionale, i dati mostrano che gli stati del sud e del midwest hanno registrato la maggiore crescita occupazionale, mentre le coste orientali e occidentali hanno subito una minore espansione, in parte a causa dell’alto costo della vita e della minore attrattività per le aziende che cercano manodopera a basso costo. Le città con il maggiore aumento di occupazione includono Dallas, Atlanta e Phoenix, mentre New York e San Francisco hanno registrato una crescita più modesta.


Le prospettive per il mercato del lavoro nei prossimi mesi restano incerte. Se da un lato alcuni settori continuano a espandersi, dall’altro il rallentamento dell’attività economica e le incertezze globali potrebbero frenare ulteriormente la creazione di nuovi posti di lavoro. Gli esperti monitorano attentamente l’evoluzione della domanda di lavoro, i livelli salariali e le politiche della Fed per valutare il futuro andamento dell’occupazione negli Stati Uniti.

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