
Nel corso del 2024, il panorama giuridico italiano ha assistito a una serie di sentenze e interventi normativi significativi riguardanti la crisi d’impresa. Questi sviluppi hanno avuto un impatto profondo sulla gestione delle situazioni di insolvenza e sulle procedure di ristrutturazione aziendale. Di seguito, un’analisi dettagliata delle principali sentenze e delle novità normative che hanno caratterizzato l’anno.
1. Sentenza della Corte Costituzionale n. 6 del 19 gennaio 2024
La Corte Costituzionale, con la sentenza n. 6 del 19 gennaio 2024, ha introdotto un cambiamento significativo nella gestione dei debiti per i soggetti sovraindebitati. La pronuncia ha stabilito che la procedura di liquidazione controllata può basarsi esclusivamente sui redditi futuri dei debitori, ampliando le possibilità di esdebitazione per coloro che non dispongono di beni immediatamente liquidabili. Questo orientamento mira a offrire una seconda opportunità ai debitori onesti, permettendo loro di liberarsi dai debiti attraverso un piano di pagamento sostenibile basato sui redditi futuri.
2. Decreto Legislativo 13 settembre 2024, n. 136: Il Terzo Correttivo al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza
Il Decreto Legislativo n. 136 del 13 settembre 2024, noto come “Terzo Correttivo”, ha apportato modifiche sostanziali al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (CCII). Le principali novità includono:
• Composizione Negoziata della Crisi: Estensione dell’accesso alla composizione negoziata anche alle imprese che presentano condizioni di squilibrio patrimoniale o economico-finanziario, rendendo più inclusivo lo strumento di prevenzione della crisi.
• Liquidazione Controllata: Introduzione di criteri più flessibili per l’accesso alla liquidazione controllata, facilitando l’esdebitazione dei debitori privi di beni liquidabili ma con prospettive di redditi futuri.
• Cram Down Fiscale: Possibilità di omologare accordi di ristrutturazione dei debiti anche in assenza di adesione da parte dell’Erario, purché la proposta sia più favorevole rispetto all’alternativa liquidatoria, incentivando soluzioni concordate.
• Prededucibilità dei Crediti Professionali: Chiarimenti sulla prededucibilità dei crediti dei professionisti coinvolti nelle procedure di crisi, garantendo maggiore tutela e certezza nei compensi.
3. Sentenza del Consiglio di Stato del 5 agosto 2024: Caso Ferrovie del Sud Est
Il Consiglio di Stato, con la sentenza del 5 agosto 2024, ha ordinato a Ferrovie del Sud Est (FSE) di presentare una domanda di regolazione della crisi o dell’insolvenza. In ottemperanza a tale decisione, FSE ha depositato il 31 dicembre 2024 presso il Tribunale di Bari una domanda con riserva di accesso a uno strumento di regolazione della crisi, segnando un passo cruciale nella gestione della crisi aziendale di una delle principali società di trasporto pubblico del Mezzogiorno.
4. Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate n. 456918 del 23 dicembre 2024: Nuove Competenze dell’Ufficio Crisi d’Impresa
L’Agenzia delle Entrate, con il provvedimento n. 456918 del 23 dicembre 2024, ha ridefinito le competenze in materia di accordi di ristrutturazione dei debiti. Dal 1° novembre 2024, il parere conforme necessario per l’approvazione degli accordi è espresso dall’Ufficio Crisi d’Impresa, istituito nell’ambito del nuovo “Settore Coordinamento contenzioso, riscossione e gestione crisi d’impresa”. Questo cambiamento mira a ottimizzare la gestione delle crisi aziendali e a rafforzare la tutela del credito erariale.
5. Sentenza della Corte di Cassazione: Proroga delle Misure Protettive nella Composizione Negoziata
La Corte di Cassazione ha affrontato la questione della legittimità della proroga delle misure protettive nell’ambito della composizione negoziata della crisi d’impresa. In particolare, è stato stabilito che la mancata acquisizione del parere dell’esperto in sede di decisione sulla domanda di proroga non incide sulla legittimità del provvedimento, purché siano rispettati gli altri requisiti procedurali previsti dalla normativa.
6. Chiarimenti INPS sulle Modifiche al Codice della Crisi d’Impresa
L’INPS, con il messaggio n. 3553 del 25 ottobre 2024, ha fornito chiarimenti sulle modifiche al CCII introdotte dal Decreto Legislativo n. 136/2024. In particolare, l’Istituto ha illustrato le nuove procedure di gestione della transazione e del trattamento dei crediti contributivi, fornendo precisazioni sulle modalità di presentazione delle proposte e sulle competenze decisionali, al fine di garantire una corretta applicazione delle disposizioni correttive.
7. Pubblicazione del Correttivo al Codice della Crisi d’Impresa in Gazzetta Ufficiale
Il Decreto Legislativo n. 136/2024, noto come “Terzo Correttivo”, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 20 settembre 2024, entrando ufficialmente in vigore il 5 ottobre 2024. Il provvedimento mira a perfezionare il Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza, già modificato nei due precedenti interventi, e a rispondere alle necessità emerse durante la sua applicazione pratica.
Tra le modifiche più rilevanti, la semplificazione delle procedure di accesso agli strumenti di regolazione della crisi e l’introduzione di maggiori tutele per i creditori, in particolare per quelli fiscali e previdenziali. Questi interventi hanno segnato un passo avanti nella gestione delle crisi aziendali, armonizzando il sistema italiano con le direttive europee.
8. Sentenza della Corte di Cassazione sul Fallimento delle Società di Persone
La Corte di Cassazione, con la sentenza n. 25438 del 15 novembre 2024, ha chiarito un punto controverso riguardante il fallimento delle società di persone. Secondo i giudici, nel caso di una dichiarazione di fallimento, è necessario verificare la sussistenza dello stato di insolvenza non solo per la società ma anche per i soci illimitatamente responsabili. Questo principio rafforza la tutela dei creditori, garantendo un’esecuzione completa e coerente.
9. Sentenza del Tribunale di Milano: Utilizzo Improprio della Composizione Negoziata
Nel dicembre 2024, il Tribunale di Milano ha rigettato una domanda di composizione negoziata presentata da un’impresa in evidente stato di insolvenza. La sentenza ha ribadito che tale strumento è destinato esclusivamente alla prevenzione della crisi e non può essere utilizzato come alternativa a procedure concorsuali più appropriate, come il concordato preventivo.
10. Crisi d’Impresa e Digitalizzazione: Nuovi Strumenti per la Gestione Online
Nel 2024, il Ministero della Giustizia ha lanciato una piattaforma digitale per facilitare la gestione delle crisi d’impresa. La piattaforma consente alle aziende di accedere agli strumenti di composizione negoziata e liquidazione controllata attraverso procedure online semplificate. Questo passo rappresenta una modernizzazione importante, riducendo i tempi e i costi per le imprese in difficoltà.
Le sentenze e le modifiche normative del 2024 hanno segnato un anno cruciale per il diritto della crisi d’impresa in Italia. La Corte Costituzionale, la Cassazione e i vari tribunali hanno contribuito a definire meglio l’applicazione pratica degli strumenti previsti dal Codice della Crisi d’Impresa, mentre il Terzo Correttivo ha fornito nuove risposte alle esigenze emerse nell’implementazione del sistema.
Questi interventi non solo hanno rafforzato la fiducia nella capacità delle istituzioni di gestire situazioni di insolvenza, ma hanno anche promosso un approccio più sostenibile e moderno, in linea con le direttive europee e con le necessità delle imprese italiane.
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