Trump sollecita la Fed a tagliare i tassi mentre i dazi iniziano a influenzare l'economia
- piscitellidaniel
- 20 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha recentemente esortato la Federal Reserve (Fed) a ridurre i tassi d'interesse, sottolineando che i dazi imposti dall'amministrazione stanno iniziando a manifestare i loro effetti sull'economia nazionale. Questa richiesta arriva in un momento di crescente incertezza economica, con l'inflazione in aumento e una crescita economica in rallentamento.
La posizione di Trump sulla politica monetaria
In un post sul suo social network, Truth Social, Trump ha dichiarato: "La Fed farebbe molto meglio a tagliare i tassi mentre i dazi statunitensi iniziano a farsi strada nell’economia. Fate la cosa giusta. Il 2 aprile è il Giorno della Liberazione in America!!!". Questa affermazione evidenzia la pressione esercitata dal presidente sulla banca centrale affinché adotti una politica monetaria più accomodante in risposta alle tensioni commerciali in corso.
La risposta della Federal Reserve
Nonostante le sollecitazioni del presidente, la Fed, guidata dal presidente Jerome Powell, ha deciso di mantenere invariati i tassi d'interesse al 4,25%-4,5%. Powell ha riconosciuto che l'incertezza derivante dai dazi sta contribuendo all'aumento dell'inflazione, ma ha sottolineato che questo effetto potrebbe essere transitorio. La Fed prevede un aumento dell'inflazione al 2,7% per quest'anno, leggermente superiore alla precedente stima del 2,5%, e una crescita del PIL in rallentamento all'1,7%, rispetto alla precedente previsione del 2,1%.
Le implicazioni dei dazi sull'economia statunitense
L'amministrazione Trump si sta preparando ad annunciare una nuova serie di dazi, noti come dazi "reciproci", che potrebbero colpire diverse nazioni. Sebbene i dettagli specifici non siano stati resi noti, l'introduzione di ulteriori tariffe potrebbe esercitare pressioni inflazionistiche sull'economia statunitense, aumentando i prezzi per i consumatori e influenzando negativamente la crescita economica.
Le preoccupazioni degli economisti
Gli economisti esprimono preoccupazione riguardo a una possibile situazione di stagflazione, caratterizzata da un aumento dell'inflazione accompagnato da una crescita economica stagnante. La combinazione di dazi elevati e tassi d'interesse stabili potrebbe frenare la domanda dei consumatori e degli investimenti delle imprese, rallentando ulteriormente l'economia.
Le prospettive future della politica monetaria
La Fed ha indicato l'intenzione di monitorare attentamente gli sviluppi economici e commerciali prima di apportare modifiche alla politica monetaria. Sebbene siano previsti due tagli dei tassi entro la fine dell'anno, la tempistica e l'entità di tali riduzioni dipenderanno dall'evoluzione dell'economia e dall'impatto delle politiche commerciali dell'amministrazione.
Le reazioni dei mercati finanziari
In risposta alle dichiarazioni di Trump e alle decisioni della Fed, i mercati finanziari hanno mostrato reazioni contrastanti. Mentre alcuni indici azionari hanno registrato modesti guadagni, altri sono rimasti stabili o hanno subito lievi perdite. Gli investitori rimangono cauti, in attesa di ulteriori indicazioni sulla direzione della politica monetaria e sull'evoluzione delle tensioni commerciali.
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