Sanatoria per gli abusi edilizi storici

Arriva una nuova misura destinata a incidere sul settore edilizio con l’introduzione di una sanatoria dedicata agli abusi edilizi considerati “storici”, quelli realizzati prima del 1° settembre 1967. La riforma, inserita nel disegno di legge delega per il riordino complessivo delle norme in materia di costruzioni, punta a definire un quadro uniforme che permetta di superare le difformità normative che per anni hanno impedito la regolarizzazione di interi immobili privi di titolo originario.

La novità si colloca in continuità con le recenti modifiche del Testo Unico dell’edilizia, che hanno già aperto alla possibilità di sanare difformità parziali senza dover dimostrare la doppia conformità. La nuova misura estende questo approccio semplificato anche agli immobili costruiti o modificati in epoche in cui il sistema autorizzatorio era meno strutturato, consentendo la regolarizzazione di ampliamenti, sopraelevazioni o interventi privi di documentazione, purché compatibili con gli attuali strumenti urbanistici.

La previsione risponde alla necessità di chiarire la posizione giuridica di migliaia di edifici rimasti sospesi tra irregolarità formali e utilizzo abitativo consolidato nel tempo. Per ottenere la sanatoria sarà sufficiente dimostrare la conformità dell’immobile alle norme vigenti, superando la rigidità degli accertamenti tradizionali e riconoscendo il peso storico di situazioni consolidate da decenni.

Il provvedimento introduce anche un riordino delle procedure, con una modulistica unificata e percorsi digitalizzati per la presentazione delle domande, riducendo la frammentazione burocratica tra territori. Il mercato immobiliare potrà così beneficiare di un aumento delle unità regolarizzate, rendendo più agevoli vendite, ristrutturazioni e accesso ai finanziamenti, soprattutto per immobili che da anni risultano difficilmente commerciabili per irregolarità risalenti nel tempo.