Mosca annuncia offensiva su Dnipropetrovsk, Kiev denuncia disinformazione russa
- piscitellidaniel
- 9 giu
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Il 9 giugno 2025, il Ministero della Difesa russo ha annunciato l'inizio di una nuova offensiva militare nella regione ucraina di Dnipropetrovsk, sostenendo di aver lanciato un attacco coordinato su più fronti con l'obiettivo di avanzare verso il fiume Dnipro. Secondo le autorità russe, l'operazione avrebbe già portato alla conquista di diverse posizioni strategiche e alla distruzione di infrastrutture militari ucraine
Tuttavia, Kiev ha immediatamente smentito tali affermazioni, definendole "disinformazione propagandistica" e parte di una strategia del Cremlino per destabilizzare l'opinione pubblica e giustificare ulteriori attacchi. Il Centro per la lotta alla disinformazione del governo ucraino ha dichiarato che non ci sono prove di un'avanzata russa nella regione di Dnipropetrovsk e che le forze ucraine mantengono il controllo delle loro posizioni.
Contesto e precedenti
L'annuncio russo arriva in un momento di intensificazione delle ostilità sul fronte orientale. Nei giorni precedenti, Mosca aveva già rivendicato progressi nella regione di Donetsk, sostenendo di aver raggiunto la periferia orientale del villaggio di Shevchenko e di aver liberato circa 8 chilometri quadrati di territorio. Tuttavia, analisti indipendenti e fonti ucraine hanno messo in dubbio la veridicità di queste affermazioni, sottolineando la mancanza di prove concrete e la possibilità che si tratti di operazioni di propaganda.
Inoltre, Kiev ha denunciato un aumento degli attacchi russi su infrastrutture civili, tra cui ospedali e centrali elettriche, in diverse regioni del paese. Secondo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, la Russia sta cercando di seminare il terrore tra la popolazione civile per indebolire la resistenza ucraina e ottenere vantaggi nei negoziati internazionali.
Strategie di disinformazione
L'Ucraina ha accusato la Russia di utilizzare strategie di disinformazione per manipolare l'opinione pubblica e giustificare le sue azioni militari. In particolare, Kiev ha fatto riferimento all'operazione "Doppelgänger", una campagna di disinformazione russa che ha preso di mira diversi paesi occidentali attraverso la diffusione di notizie false e la creazione di siti web che imitano quelli di testate giornalistiche affidabili. Secondo le autorità ucraine, l'annuncio dell'offensiva su Dnipropetrovsk potrebbe essere parte di questa strategia più ampia.
Reazioni internazionali
La comunità internazionale ha espresso preoccupazione per l'escalation del conflitto e per l'uso della disinformazione come arma di guerra. L'Unione Europea ha ribadito il suo sostegno all'Ucraina e ha condannato le azioni della Russia, invitando entrambe le parti a riprendere i negoziati di pace. Gli Stati Uniti hanno dichiarato di monitorare attentamente la situazione e di essere pronti a fornire ulteriore assistenza a Kiev, se necessario.
Situazione sul campo
Nonostante le affermazioni russe, le forze ucraine continuano a resistere e a difendere le loro posizioni. Secondo fonti militari ucraine, l'esercito ha respinto diversi attacchi nelle regioni di Kharkiv e Sumy, infliggendo pesanti perdite alle truppe russe. Inoltre, Kiev ha rivendicato il successo di un'operazione speciale che ha portato alla distruzione di 41 bombardieri strategici russi in Siberia, danneggiando significativamente la capacità offensiva di Mosca.
Prospettive future
La situazione rimane estremamente tesa, con il rischio di un'ulteriore escalation del conflitto. Mentre la Russia continua a rivendicare successi sul campo, l'Ucraina denuncia una campagna di disinformazione volta a minare la sua sovranità e a giustificare l'aggressione militare. La comunità internazionale è chiamata a intensificare gli sforzi diplomatici per prevenire un ulteriore deterioramento della situazione e per promuovere una soluzione pacifica al conflitto.
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