M5S, scontro tra Grillo e Conte su simbolo, nome e regola del doppio mandato
- piscitellidaniel
- 2 giorni fa
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Nell'estate del 2024, il Movimento 5 Stelle (M5S) è stato scosso da un acceso conflitto tra il fondatore Beppe Grillo e il leader Giuseppe Conte. Al centro della disputa vi sono tre elementi fondamentali per l'identità del Movimento: il simbolo, il nome e la regola del doppio mandato.
Le posizioni di Grillo
Il 20 agosto 2024, Grillo ha pubblicato una lettera sul suo blog intitolata "Il nostro DNA", in cui ha dichiarato che il simbolo, il nome e la regola del doppio mandato sono "non negoziabili" e rappresentano i pilastri fondanti del M5S. Ha sottolineato che modificarli equivarrebbe a tradire la fiducia degli elettori e a snaturare l'essenza del Movimento. Grillo si è definito "garante e custode dei valori fondamentali dell'azione politica" del M5S, invitando attivisti e sostenitori a riflettere profondamente e a proteggere ciò che è stato costruito insieme.
La risposta di Conte
Giuseppe Conte ha risposto affermando che nessuno può decidere arbitrariamente su cosa si può deliberare all'interno del Movimento. Ha annunciato un processo costituente che culminerà in un'assemblea a fine ottobre, durante la quale saranno discussi tutti gli aspetti, inclusi simbolo, denominazione e regole organizzative. Conte ha sottolineato l'importanza della partecipazione degli iscritti e dei simpatizzanti, affermando che il M5S deve rimanere una forza di cambiamento autentico, fedele ai suoi principi fondativi.
La questione legale
La disputa ha sollevato interrogativi sulla proprietà legale del simbolo e del nome del M5S. Secondo l'avvocato Lorenzo Borrè, il simbolo originario è di proprietà di Grillo, che detiene anche il diritto di utilizzo del nome "Movimento 5 Stelle" . Tuttavia, Conte ha dichiarato che il simbolo è stato registrato da Luigi Di Maio a nome del M5S e che, per i partiti politici, vale l'uso consolidato del simbolo. Ha aggiunto che il simbolo non appartiene né a Grillo né a lui stesso, ma alla comunità degli iscritti.
L'evoluzione del conflitto
Il conflitto tra Grillo e Conte ha continuato a intensificarsi nei mesi successivi. A novembre 2024, durante un'assemblea costituente, i membri del M5S hanno votato per rimuovere Grillo dal suo ruolo di garante del Movimento. La decisione è stata confermata da un secondo voto online a dicembre, con oltre l'80% dei votanti favorevoli alla rimozione di Grillo . Questo evento ha segnato una svolta significativa nella storia del M5S, con Conte che ha guidato il partito verso una nuova fase di riforme e riorganizzazione.
Le implicazioni future
La rottura tra Grillo e Conte ha aperto nuove prospettive per il M5S. Il partito si è definito come "progressista indipendente" e ha cercato di rafforzare le alleanze con il Partito Democratico in vista delle elezioni del 2027 . Tuttavia, restano incertezze sul futuro del Movimento e sulle possibili azioni legali che Grillo potrebbe intraprendere per rivendicare la proprietà del simbolo e del nome.
La posizione di Grillo
Dopo la sua rimozione dal ruolo di garante, Grillo ha reagito con sarcasmo, pubblicando un'immagine che lo ritrae sulla scalinata finale del film "The Truman Show", simbolo di un addio al Movimento che ha contribuito a fondare . Ha inoltre criticato Conte per aver trasformato il M5S in un partito tradizionale centrato sul leader, distante dai principi originari del Movimento.
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