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Giuseppe Politi

Lombardia, frena la manifattura ma cresce l’occupazione

Nel primo trimestre 2024 la produzione industriale e artigiana mostra una battuta d’arresto. La variazione congiunturale destagionalizzata per l’industria è pari a -0,3% mentre per l’artigianato la flessione è dello 0,6% con un fatturato che flette di conseguenza: -0,9% per l’industria e -1,3% per l’artigianato.

A pesare sui risultati diversi fattori, a cominciare dall’evoluzione della guerra in Ucraina con un possibile nuovo aumento dei costi dell’energia e il blocco del canale di Suez.

L’avvio dell’anno vede il comparto in frenata soprattutto a causa della debolezza della domanda interna. A fronte di settori in crescita: mezzi di trasporto (+4,4% su base annua), chimica (+3,6%), alimentari (+3,5%) e carta-stampa (+1,6%), la maggior parte soffre come il comparto moda (tessile -7,8%; abbigliamento -5,9%; pelli-calzature -3,2%). In contrazione anche la siderurgia (-4,6%). Meno intensa la riduzione dei livelli produttivi per meccanica (-2,4%), minerali non metalliferi (-2,0%) e gomma-plastica (-1,5%). Stabile il legno-mobilio (+0,1%). Se da un lato la produzione mostra un rallentamento sono incoraggianti però le aspettative per il prossimo trimestre, dove il rafforzamento dell’attività industriale a livello globale insieme a riduzione dell’inflazione e possibile calo dei tassi d’interesse sostengono la fiducia degli imprenditori. L’occupazione poi non solo tiene ma cresce: per l’industria segna un aumento degli ingressi che superano le uscite portando ad un saldo positivo (+0,5%). Nell’artigianato l’incremento del flusso in ingresso è più marcato (3,1%) e affiancandosi ad un rallentamento delle uscite (2,4%), porta a un saldo positivo del +0,7%.

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