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La mappa delle guerre commerciali: alleati e avversari di Washington

Negli ultimi anni, gli Stati Uniti hanno intrapreso una serie di azioni commerciali che hanno ridefinito le loro relazioni economiche globali, distinguendo chiaramente tra paesi considerati alleati e quelli visti come avversari. Questa strategia ha avuto implicazioni significative per l'economia mondiale e per gli equilibri geopolitici.​


La strategia commerciale degli Stati Uniti

L'amministrazione statunitense ha adottato misure protezionistiche con l'obiettivo dichiarato di proteggere l'industria nazionale e ridurre il deficit commerciale. Queste misure includono l'imposizione di dazi su una vasta gamma di prodotti importati, colpendo sia paesi tradizionalmente considerati avversari economici, sia nazioni alleate.​


Paesi colpiti dai dazi statunitensi

Tra le nazioni maggiormente colpite dalle tariffe imposte dagli Stati Uniti figurano:​

  • Cina: Oggetto di significativi dazi su esportazioni verso gli USA, in particolare nel settore tecnologico e manifatturiero.​

  • Unione Europea: Colpita da tariffe su prodotti come acciaio e alluminio, con minacce di ulteriori dazi su automobili e altri beni.​

  • Canada e Messico: Nonostante la vicinanza geografica e gli accordi commerciali esistenti, entrambi i paesi hanno affrontato dazi su acciaio e alluminio, portando a tensioni nelle relazioni trilaterali.​


Esclusioni sorprendenti

Al contrario, alcune nazioni tradizionalmente considerate avversarie degli Stati Uniti sono state escluse da queste misure tariffarie. Paesi come Russia, Corea del Nord e Cuba non sono stati soggetti alle nuove tariffe, una decisione che ha sollevato interrogativi tra analisti e politici riguardo alle motivazioni sottostanti.​


Reazioni internazionali e conseguenze economiche

Le misure tariffarie statunitensi hanno innescato una serie di ritorsioni da parte dei paesi colpiti, portando a una escalation delle tensioni commerciali a livello globale. L'Unione Europea, la Cina e il Canada, tra gli altri, hanno introdotto contromisure, imponendo a loro volta dazi su prodotti statunitensi. Questa situazione ha alimentato timori di una guerra commerciale su larga scala, con potenziali ripercussioni negative per l'economia mondiale.​


Implicazioni per l'economia globale

L'approccio protezionistico degli Stati Uniti ha sollevato preoccupazioni riguardo alla stabilità del sistema commerciale internazionale. Organizzazioni come il Fondo Monetario Internazionale e l'Organizzazione Mondiale del Commercio hanno avvertito che tali misure potrebbero rallentare la crescita economica globale e minare la fiducia negli accordi commerciali multilaterali.

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