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La Federal Reserve mantiene i tassi d'interesse al 4,25%-4,50%: prospettive economiche e implicazioni future

Il 19 marzo 2025, la Federal Reserve degli Stati Uniti ha deciso di mantenere invariati i tassi d'interesse, lasciando il tasso sui fed funds in un intervallo compreso tra il 4,25% e il 4,50%. Questa decisione era ampiamente attesa dai mercati finanziari e dagli analisti economici, che prevedevano una pausa nella politica monetaria dopo i precedenti tagli dei tassi avvenuti nel 2024. ​


Decisione unanime e motivazioni sottostanti

La decisione di mantenere i tassi stabili è stata presa all'unanimità dal Federal Open Market Committee (FOMC), il comitato di politica monetaria della Fed. Il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha sottolineato che, sebbene l'economia statunitense mostri segnali di solidità, permangono incertezze significative riguardo alle prospettive future. In particolare, le recenti politiche commerciali dell'amministrazione Trump, caratterizzate dall'introduzione di nuovi dazi su vari prodotti, hanno aumentato l'incertezza economica e potrebbero influenzare l'inflazione e la crescita economica. ​


Revisione delle previsioni economiche

In concomitanza con la decisione sui tassi, la Fed ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita economica per il 2025, passando dal 2,1% all'1,7%. Anche le stime per il 2026 e il 2027 sono state leggermente ridotte, rispettivamente all'1,8% e all'1,9%. Parallelamente, le previsioni sull'inflazione sono state riviste al rialzo, con un tasso atteso del 2,7% per il 2025, rispetto al 2,5% precedentemente previsto. Questi aggiustamenti riflettono le preoccupazioni della Fed riguardo all'impatto delle politiche commerciali protezionistiche sull'economia statunitense. ​


Impatto delle politiche commerciali sull'inflazione

L'introduzione di dazi su prodotti importati, come acciaio e alluminio, da parte dell'amministrazione Trump, ha sollevato timori riguardo a un possibile aumento dell'inflazione. Secondo le stime della Fed, questi dazi potrebbero incrementare l'inflazione al consumo di 0,2 punti percentuali nel 2025. Jerome Powell ha evidenziato che, sebbene l'effetto inflazionistico dei dazi possa essere transitorio, l'incertezza legata alle politiche commerciali rappresenta un rischio significativo per le prospettive economiche. ​


Riduzione del bilancio della Federal Reserve

Oltre a mantenere stabili i tassi d'interesse, la Fed ha deciso di rallentare il ritmo di riduzione del proprio bilancio. In particolare, il FOMC ha stabilito di diminuire i rimborsi dei titoli del Tesoro da 25 miliardi a 5 miliardi di dollari al mese, mentre i rimborsi delle obbligazioni delle agenzie federali e dei titoli garantiti da ipoteche rimarranno a 35 miliardi di dollari mensili. Questa mossa è stata interpretata come un segnale di cautela da parte della Fed, in risposta alle crescenti incertezze economiche. ​


Reazioni dei mercati finanziari

La decisione della Fed di mantenere invariati i tassi d'interesse ha avuto un impatto moderato sui mercati finanziari. I rendimenti dei titoli del Tesoro statunitense sono rimasti relativamente stabili, riflettendo le aspettative già scontate dagli investitori. Tuttavia, l'aumento delle previsioni di inflazione e le incertezze legate alle politiche commerciali hanno contribuito a mantenere un clima di cautela tra gli operatori di mercato. ​


Prospettive future della politica monetaria

Le proiezioni dei membri del FOMC indicano la possibilità di due ulteriori tagli dei tassi entro la fine del 2025, con il tasso sui fed funds che potrebbe attestarsi tra il 3,75% e il 4,00%. Per il 2026 e il 2027, le previsioni medie suggeriscono tassi rispettivamente tra il 3,25%-3,75% e il 3,00%-3,25%. Tuttavia, Jerome Powell ha ribadito che le future decisioni di politica monetaria saranno guidate dall'evoluzione dei dati economici e dall'analisi delle condizioni macroeconomiche, sottolineando l'approccio prudente adottato dalla Fed in questo contesto di elevata incertezza. 

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