Decreto bollette, via libera della Camera: salvate le auto aziendali, ampliato il bonus elettrodomestici e nuove misure contro il caro energia
- piscitellidaniel
- 15 apr
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Via libera della Camera con voto di fiducia
Il 10 aprile 2025 la Camera dei deputati ha approvato con voto di fiducia il “Decreto bollette”, provvedimento di ampio respiro contenente misure su energia, mobilità aziendale, bonus sociali e sostegni alle famiglie. Il provvedimento, ora atteso al Senato per l’approvazione definitiva, interviene su una molteplicità di fronti, confermando la volontà del governo di rafforzare gli interventi anti-inflazione e agevolare imprese e cittadini nei settori più esposti ai rincari.
Il decreto è stato oggetto di diverse modifiche in Commissione, con alcuni emendamenti chiave che hanno inciso sulla forma finale del testo. Tra questi, la norma sulla salvaguardia fiscale delle auto aziendali con motore termico o ibrido e la revisione del bonus elettrodomestici, che ora include esplicitamente anche i frigoriferi.
Salvaguardia fiscale per le auto aziendali
Uno dei punti più discussi del decreto è stato l’intervento sulla fiscalità delle auto aziendali. Con l’approvazione di un emendamento in Commissione Attività produttive, è stato scongiurato un aggravio fiscale per i veicoli con motorizzazioni tradizionali o ibride concessi in uso promiscuo ai dipendenti.
Il decreto, nella sua forma originaria, avrebbe introdotto nuove soglie di imponibilità penalizzando le auto con maggiori emissioni, ma con l’intervento correttivo viene mantenuto il regime fiscale attuale per tutte le vetture ordinate entro il 31 dicembre 2024 e consegnate o messe a disposizione del dipendente entro il 30 giugno 2025.
In pratica, si salvaguardano le flotte aziendali già oggetto di contratti in corso o ordini in attesa di consegna, offrendo certezza alle imprese che avevano pianificato investimenti in mobilità aziendale nel rispetto delle normative allora vigenti. La misura si inserisce in un contesto di riforma più ampio della fiscalità automobilistica, che punta nei prossimi anni a incentivare il passaggio a veicoli a basse emissioni senza creare incertezze retroattive per le imprese.
Bonus elettrodomestici: entrano anche i frigoriferi
Altro intervento importante è quello relativo al bonus elettrodomestici, misura che da anni accompagna i contribuenti nelle spese per rinnovare la dotazione tecnologica domestica a basso impatto ambientale. Con l’aggiornamento approvato nel Decreto bollette, viene estesa la possibilità di accesso al beneficio anche per l’acquisto di frigoriferi, oltre che per forni, piani cottura e lavatrici. L’incentivo prevede una detrazione Irpef del 50% su una spesa massima che rimane fissata a 5.000 euro per immobile, purché gli acquisti siano legati a interventi di ristrutturazione edilizia. L’inserimento dei frigoriferi rappresenta una novità rilevante, considerato che si tratta di uno degli elettrodomestici a più alto consumo continuo, e che la sostituzione con modelli di classe energetica superiore può generare significativi risparmi sulla bolletta elettrica. Con questa estensione il governo mira anche a stimolare la domanda interna, sostenendo il comparto degli elettrodomestici e l’industria legata all’efficienza energetica.
Misure contro il caro energia
Accanto a questi interventi specifici, il decreto rafforza alcune misure già in vigore per il contenimento del caro energia.Prosegue per il secondo trimestre 2025 il riconoscimento dei bonus sociali elettricità e gas per le famiglie con ISEE inferiore a 15.000 euro (30.000 nel caso di nuclei numerosi), che beneficiano di sconti automatici in bolletta. Viene inoltre prorogato e rifinanziato il credito d’imposta per le imprese energivore e gasivore, con aliquote aggiornate per riflettere l’andamento dei prezzi internazionali dell’energia. Le imprese potranno utilizzare il credito per compensare le imposte dovute, riducendo così l’impatto dei costi operativi. Previsti anche stanziamenti a favore degli enti locali per finanziare interventi di efficientamento energetico in edifici pubblici, come scuole e uffici, con l’obiettivo di ridurre strutturalmente la spesa energetica della Pubblica Amministrazione.
Disposizioni per l’agricoltura e proroghe settoriali
Il testo contiene anche misure di interesse per il comparto agricolo. Viene confermata l’aliquota agevolata del 10% per l’energia elettrica utilizzata da serre e impianti agricoli. Sono inoltre prorogati alcuni termini amministrativi, come le scadenze per il pagamento delle accise agevolate sul gasolio agricolo. Altri articoli minori del decreto dispongono proroghe per alcuni regimi speciali nel settore dei trasporti, come la deroga temporanea ai limiti di utilizzo del gasolio commerciale e l’estensione delle autorizzazioni straordinarie per la circolazione di mezzi eccezionali.
Prospettive per il Senato
Con l’approvazione alla Camera, il provvedimento passa ora al Senato dove, salvo sorprese, si prevede una rapida approvazione senza modifiche.
Il voto di fiducia alla Camera testimonia la volontà politica di chiudere rapidamente l’iter del decreto, evitando modifiche che ne avrebbero compromesso la tempestività di attuazione.Le misure contenute nel testo trovano ampio consenso sia tra le forze di maggioranza sia tra le associazioni di categoria, che ne apprezzano il pragmatismo e la risposta mirata ai problemi contingenti legati all’energia e ai costi della vita.
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