Cina: crescita delle vendite al dettaglio trainata dagli aiuti statali, ma la produzione industriale mostra segnali di rallentamento
- piscitellidaniel
- 16 giu
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Nel mese di maggio 2025, l'economia cinese ha mostrato segnali contrastanti: da un lato, le vendite al dettaglio hanno registrato una crescita significativa, sostenute da misure di stimolo governative; dall'altro, la produzione industriale ha evidenziato un rallentamento, sollevando preoccupazioni sulla sostenibilità della ripresa economica del Paese.
Secondo i dati diffusi dal National Bureau of Statistics, le vendite al dettaglio sono aumentate del 5,1% su base annua, superando le aspettative degli analisti. Questo incremento è attribuibile principalmente agli incentivi fiscali e ai sussidi diretti erogati dal governo per stimolare i consumi interni, in un contesto di domanda esterna incerta e tensioni commerciali persistenti.
Tuttavia, la produzione industriale ha mostrato una crescita più modesta, con un incremento del 6,1% rispetto all'anno precedente, in calo rispetto al 7,7% registrato nel mese di marzo. Questo rallentamento è indicativo delle sfide che il settore manifatturiero cinese sta affrontando, tra cui l'aumento dei costi di produzione, la carenza di manodopera qualificata e le difficoltà legate alla supply chain globale.
Il governo cinese ha fissato un obiettivo di crescita del PIL "attorno al 5%" per il 2025, riconoscendo la necessità di implementare ulteriori misure di stimolo per raggiungere questo traguardo. Tra le iniziative previste vi sono l'espansione della spesa pubblica, la riduzione dei tassi di interesse e il sostegno al settore immobiliare, ancora in difficoltà dopo la crisi degli anni precedenti.
Nonostante gli sforzi del governo, permangono preoccupazioni riguardo alla sostenibilità della crescita economica cinese. La debolezza dei consumi interni, l'inflazione stagnante e le tensioni commerciali con gli Stati Uniti continuano a rappresentare ostacoli significativi. Inoltre, la crisi demografica, con un calo della popolazione per il terzo anno consecutivo, potrebbe avere implicazioni a lungo termine sulla forza lavoro e sulla domanda interna.
In questo contesto, gli analisti sottolineano l'importanza di riforme strutturali per rafforzare la resilienza dell'economia cinese. Tra le priorità vi sono la promozione dell'innovazione tecnologica, il miglioramento dell'efficienza produttiva e la diversificazione delle fonti di crescita economica, al fine di ridurre la dipendenza dagli stimoli governativi e affrontare le sfide future con maggiore solidità.
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