Riforma della Corte dei Conti: introdotti limiti alle condanne erariali e presunzione di buona fede per i politici
- piscitellidaniel
- 21 mar
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Il 20 marzo 2025, le commissioni Affari costituzionali e Giustizia della Camera dei Deputati hanno approvato una significativa riforma riguardante la Corte dei Conti, introducendo due principali novità:
Limite alle condanne erariali: Le condanne per danno erariale non potranno superare il 30% del danno accertato e il doppio dell'indennità o del corrispettivo ricevuto per il servizio.
Presunzione di buona fede per i politici: Per i titolari di organi politici, la buona fede sarà presunta fino a prova contraria quando adottano atti proposti, vistati o sottoscritti dai responsabili degli uffici tecnici o amministrativi, in assenza di pareri formali contrari.
Dettagli della riforma
La riforma prevede che le condanne per danno erariale siano soggette a un tetto massimo del 30% del danno accertato e al doppio dell'indennità o del corrispettivo percepito dal responsabile per il servizio svolto. Questa misura mira a limitare l'entità delle sanzioni economiche nei confronti dei funzionari pubblici riconosciuti colpevoli di danno erariale.
Inoltre, è stata introdotta una presunzione di buona fede per i titolari di organi politici. Questa presunzione si applica quando tali soggetti adottano atti che sono stati proposti, vistati o sottoscritti dai responsabili degli uffici tecnici o amministrativi, a meno che non esistano pareri formali, interni o esterni, di contrario avviso. La presunzione non si applica nei casi di dolo, per i quali è necessaria la prova della partecipazione concorde di tecnici e politici.
Origine delle modifiche
Le modifiche sono state introdotte attraverso un emendamento proposto da Augusta Montaruli e Luca Sbardella, esponenti di Fratelli d'Italia. L'emendamento è stato approvato dalle commissioni competenti della Camera, suscitando dibattiti e reazioni nel panorama politico e giudiziario.
Reazioni alla riforma
La riforma ha suscitato diverse reazioni. L'Associazione Nazionale Magistrati (ANM) contabile ha espresso preoccupazione riguardo alle nuove disposizioni, ritenendo che possano limitare l'efficacia dell'azione della Corte dei Conti nel perseguire il danno erariale. In risposta, l'ANM ha organizzato una conferenza stampa per esporre le proprie posizioni e approfondire le implicazioni delle nuove norme.
Implicazioni per la pubblica amministrazione
Le nuove disposizioni potrebbero avere un impatto significativo sulla gestione della pubblica amministrazione. Da un lato, la limitazione delle sanzioni economiche potrebbe ridurre la pressione sui funzionari pubblici, favorendo una maggiore assunzione di responsabilità e decisioni più tempestive. Dall'altro lato, la presunzione di buona fede per i politici potrebbe sollevare preoccupazioni riguardo alla possibilità di eludere le responsabilità in caso di atti dannosi per l'erario.
Contesto normativo e giurisprudenziale
La Corte dei Conti è l'organo preposto al controllo della gestione delle risorse pubbliche e al giudizio di responsabilità per danno erariale. Tradizionalmente, la responsabilità amministrativa per danno erariale si basa sulla dimostrazione della colpa grave o del dolo da parte del funzionario pubblico. La giurisprudenza ha stabilito che la produzione del danno erariale si realizza in conseguenza della violazione dell'obbligo imposto dalla normativa vigente, con la conseguente possibilità di definire il giudizio mediante il versamento di una percentuale del quantum richiesto in citazione.
Esempi precedenti di limitazione delle sanzioni
In passato, la Corte dei Conti ha applicato riduzioni delle sanzioni in base alla valutazione della gravità della condotta e delle circostanze specifiche. Ad esempio, in alcuni casi, la Corte ha ritenuto applicabile una riduzione della sanzione al 30% del danno accertato, considerando elementi quali la colpa lieve o la collaborazione del responsabile durante il procedimento.
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