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UNIDO: necessario bilanciare priorità economiche ed ambientali


L'idea che "i rifiuti non esistono" è centrale per ripensare il nostro approccio all'industria, puntando a un modello più sostenibile che riduca al minimo l'impatto ambientale e massimizzi l'uso delle risorse. L'industrializzazione, storicamente legata a danni ambientali, può essere riconvertita in una forza di crescita economica sostenibile, secondo quanto discusso da Christophe Yvetot, rappresentante dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Industriale (UNIDO), in una recente intervista su Euronews.

1. Economia Circolare: Il Cuore dell'Industria Sostenibile

Yvetot ha sottolineato l'importanza di abbandonare il concetto di "rifiuto" e adottare quello di risorsa riutilizzabile. In un modello di economia circolare, i materiali di scarto vengono trasformati in nuove materie prime. Questo non solo riduce l'impatto ambientale, ma crea anche nuove opportunità economiche. Secondo i dati della Commissione Europea, nel 2022 l'UE ha prodotto oltre 2,2 miliardi di tonnellate di rifiuti, la maggior parte derivante da settori come edilizia e manifattura. Trasformare questi materiali in risorse non solo ridurrebbe lo spreco, ma abbasserebbe anche i costi di produzione e creerebbe posti di lavoro.

2. Innovazione e Efficienza Energetica

Per sviluppare un’industria sostenibile, l’innovazione tecnologica è cruciale. Investire in tecnologie verdi, come l’energia rinnovabile, la digitalizzazione e l’intelligenza artificiale, può ottimizzare i processi produttivi, migliorando l’efficienza energetica e riducendo l’uso di risorse naturali. Questo tipo di innovazione è fondamentale per minimizzare l’impatto ambientale dell'industria, assicurando al contempo una produzione continua e sostenibile.

3. Politiche e Incentivi Governativi

I governi possono svolgere un ruolo chiave promuovendo politiche che incentivano le pratiche sostenibili. Norme che premiano le aziende che riducono i rifiuti o che investono in energie rinnovabili aiutano a creare un ambiente economico favorevole all’industrializzazione sostenibile. Secondo Yvetot, l'integrazione di questi modelli favorisce una crescita economica globale, che migliora anche gli obiettivi sociali come l'accesso all'istruzione, alla sanità e alla parità di genere.

4. Cooperazione Globale e Solidarietà

Un punto cruciale sollevato nell’intervista è che la reindustrializzazione dei paesi sviluppati non può avvenire a scapito delle risorse delle nazioni meno sviluppate. Yvetot ha insistito sull'importanza della solidarietà globale per combattere le sfide ambientali: "La reindustrializzazione del Nord non può avvenire senza le risorse del Sud." Questo richiede regole comuni per garantire che gli obiettivi di sostenibilità vengano raggiunti a livello globale, poiché combattere il cambiamento climatico solo in alcune regioni non porterà a risultati significativi.


In conclusione, come evidenziato da Yvetot, un’industria sostenibile può esistere e prosperare se si ripensa il modo in cui utilizziamo le risorse, investendo in innovazione e collaborando a livello globale. Adottare l'economia circolare e promuovere la solidarietà tra nazioni è la chiave per un futuro in cui crescita economica e sostenibilità vadano di pari passo.

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