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Ungheria vs Europarlamento: lo scontro si intensifica tra accuse e difesa della sovranità

Il 17 aprile 2025, l'Ungheria ha espresso dure critiche nei confronti del Parlamento europeo, definendo alcuni suoi membri come "criminali in giacca e cravatta". Questa dichiarazione è stata una reazione alle continue pressioni dell'Europarlamento riguardo alle presunte violazioni dello stato di diritto da parte del governo ungherese guidato da Viktor Orbán.​


Il Parlamento europeo ha recentemente adottato una risoluzione che condanna l'Ungheria per le sue politiche considerate in contrasto con i valori fondamentali dell'Unione Europea. Tra le preoccupazioni principali vi sono l'indipendenza della magistratura, la libertà dei media e i diritti delle minoranze. In risposta, il governo ungherese ha accusato l'Europarlamento di interferire negli affari interni del paese e di adottare una posizione ideologica contro Budapest.​


Il ministro della Giustizia ungherese ha dichiarato che l'Ungheria non accetterà lezioni da un'istituzione che, a suo dire, non rispetta la sovranità degli Stati membri. Ha inoltre sottolineato che il governo continuerà a difendere i valori tradizionali e la cultura nazionale, rifiutando imposizioni esterne che potrebbero minare l'identità del paese.​


Questa tensione si inserisce in un contesto più ampio di scontri tra l'Ungheria e le istituzioni europee. Negli ultimi anni, Budapest è stata al centro di numerose controversie riguardanti la gestione dei fondi europei, le politiche migratorie e le riforme giudiziarie. L'Unione Europea ha minacciato di sospendere alcuni finanziamenti destinati all'Ungheria, accusando il governo di non rispettare i principi democratici.​


Il primo ministro Viktor Orbán ha spesso utilizzato una retorica nazionalista per rafforzare il consenso interno, presentandosi come difensore della sovranità ungherese contro le ingerenze di Bruxelles. Questa strategia ha portato a un crescente isolamento del paese all'interno dell'Unione, ma ha anche consolidato il supporto tra i suoi sostenitori.​


Nel frattempo, il Parlamento europeo continua a monitorare la situazione in Ungheria, esprimendo preoccupazione per l'erosione dello stato di diritto e la limitazione delle libertà fondamentali. Molti eurodeputati chiedono misure più incisive per garantire il rispetto dei valori europei da parte di tutti gli Stati membri.​


La situazione attuale evidenzia le difficoltà dell'Unione Europea nel gestire le divergenze tra i suoi membri e nel far rispettare i principi su cui si fonda. Il caso ungherese rappresenta una sfida significativa per la coesione e l'integrità dell'Unione, mettendo alla prova la sua capacità di affrontare le crisi interne.

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